Confcommercio: timori su prospettive economiche 2022. Indicatore consumi in salita a dicembre
Si apre in chiaroscuro il 2022 per l’economia italiana. A dirlo Confcommercio nella sua Congiuntura secondo cui l’Italia, che fino all’inizio di dicembre aveva vissuto una situazione meno critica, tanto dal punto di vista della pandemia quanto della ripresa del processo inflazionistico, ha registrato nell’ultimo mese un certo deterioramento delle condizioni che amplifica le preoccupazioni sulle prospettive per il 2022.
A dicembre 2021 l’Indicatore dei Consumi Confcommercio (ICC) segnala un incremento, su base annua, del 9,1%, in rallentamento rispetto a novembre. Nella media dell’intero 2021 l’indicatore ha mostrato una crescita dell’8,4%, dato che non ha permesso di recuperare quanto perso nel 2020. Nel confronto con il 2019 la domanda, nella metrica dell’ICC, è ancora inferiore del 7,7%. Per molti servizi la distanza percentuale è superiore alle due cifre, con tempi di recupero che appaiono dilatarsi.
A gennaio, il PIL, stando alle nostre stime, ha approfondito la tendenza al rallentamento già emersa a dicembre, con una riduzione del 2,0% congiunturale. Nel confronto annuo la crescita si dovrebbe attestare al 4,4%, dato in forte calo rispetto ai mesi precedenti.
Al rallentamento dell’economia si associa una decisa recrudescenza dell’inflazione. Per il mese di gennaio stimiamo un incremento dei prezzi al consumo dell’1,5% su base mensile e del 4,7% su base annua.