Cattolica: spunta ipotesi aggregazione con Vittoria in attesa dell’assemblea del 31 luglio
Sale l’attesa per l’assemblea di Cattolica Assicurazioni fissata per venerdì 31 luglio, che dovrà approvare la trasformazione in Spa e quindi l`aumento di capitale riservato a Generali, che diventerebbe primo azionista con una quota del 24,4%. Nell’accordo siglato tra le due compagnie compare tra le condizioni sospensive all’operazione la clausola che “nessun azionista o membro degli organi sociali di Cattolica abbia formalmente avviato avanti l’autorità competente un procedimento di impugnazione della delibera di adozione del nuovo Statuto e/o della delibera di trasformazione”. Nei giorni scorsi, 34 soci di Cattolica (pari allo 0,18% del totale dei soci), in possesso dello 0,03% del totale delle azioni, hanno presentato ricorso al tribunale di Venezia contro la delibera dell’assemblea dello scorso 27 giugno, che ha attribuito la delega al Cda ad aumentare il capitale sociale fino a 500 milioni.
“Crediamo che questa condizione possa generare pressione sul titolo, in quanto, visti i contrasti all’interno della base dei soci di Cattolica in merito alla trasformazione in Spa, riteniamo crei maggiore incertezza sull’effettivo ingresso di Generali e sulla possibilità di realizzazione del
rafforzamento patrimoniale”, commentano oggi gli analisti di Equita, ricordando come sia spuntata anche l’ipotesi di un’aggregazione alternativa con Vittoria Assicurazioni. “Tra le alternative all’ingresso di Generali potrebbe essere valutata un’aggregazione con Vittoria (recentemente il CEO di Vittoria ha confermato l’interesse), sebbene i termini per gli azionisti Cattolica sarebbero stati più penalizzanti”, precisa la sim milanese.
Intanto il titolo Cattolica cede l’1,5% a Piazza Affari, mentre Generali sale dello 0,41%. Equita ha un rating Hold (tenere in portafoglio) su entrambe le compagnie con target price rispettivamente a 4,5 euro e 15,1 euro.