Cattolica chiede a Ivass di valutare necessità seconda tranche aumento capitale da 200 mln
La seconda tranche dell’aumento di capitale da 200 milioni di Cattolica potrebbe non essere necessaria. Il consiglio di amministrazione della compagnia ha deciso di rinunciarci e ha chiesto all’Ivass, l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, di valutare questa possibilità. “Preso atto del positivo esito dell’Opa lanciata da Assicurazioni Generali e della contestuale valorizzazione della quasi totalità delle azioni proprie precedentemente possedute da Cattolica, con conseguente ulteriore miglioramento dei margini di solvibilità della stessa Cattolica – si legge nella nota stampa – (il Cda) ha deliberato di sottoporre alla valutazione dell’Ivass il venir meno della necessità di procedere all’esecuzione della seconda tranche dell’aumento di capitale sociale in opzione pari a 200 milioni di euro”.