Carige, titolo -11%: Fitd ha scelto Bper, Credit Agricole fuori dai giochi. Nessun duello, si sgonfia l’appeal speculativo
Si sgonfia l’appeal speculativo sul titolo Carige che è entrato nelle contrattazioni, con un tonfo dell’11%. L’azione non è riuscita inizialmente a fare prezzo.
Il mercato prende atto della decisione dell’Fitd – fondo maggiore azionista della banca genovese, con una quota dell’80% – di scegliere tra le offerte ricevute quella di Bper, dopo il miglioramento, da parte di quest’ultima, della proposta inizialmente presentata.
A Bper, si legge nella nota del Fondo interbancario di tutela dei depositi, è stato concesso un “periodo di esclusiva per la finalizzazione della cessione della partecipazione detenuta in Banca Carige”, a seguito di una “valutazione comparativa delle offerte non vincolanti ricevute e di un articolato processo di valutazione con interlocuzioni e approfondimenti condotti con un numero considerevole di soggetti potenzialmente interessati all’acquisto della partecipazione detenuta dal Fitd e dallo Schema Volontario in Banca Carige (79,99%)”.
Il periodo di esclusiva concesso a Bper ha una durata di “4 settimane per il completamento di una due diligence confirmatoria e la definizione e sottoscrizione di un contratto di acquisizione nel più breve tempo possibile, e comunque non oltre il 15 febbraio 2022”.
“L’offerta di Bper Banca – ha precisato il Fondo – ha natura non vincolante e, in caso di perfezionamento dell’operazione, prevede il lancio da parte di Bper Banca di un’Opa sulle restanti azioni di Banca Carige non detenute dall’Fitd e dallo SVI, per un corrispettivo di euro 0,80 per azione”.
Bper è stata preferita dunque a Credit Agricole Italia che, secondo i rumor delle ultime ore, si sarebbe ormai ritirata insieme al fondo Cerberus.
Il mercato aveva scommesso nei giorni scorsi su un duello tra Credit Agricole e Bper la conquista di Carige. L’ipotesi si allontana, facendo scattare così le vendite sul titolo della banca ligure. Titolo che, complici i buy, aveva superato anche il prezzo dell’Opa di Bper, pari a 0,80 euro per azione, rimasto tra l’altro tale.
A fronte di un indice Ftse Mib che alle 10.16 ora italiana avanza dello 0,77%, si segnalano anche i movimenti di Banco BPM e Pop Sondrio.
A Il Messaggero Pietro Montani, ceo di Bper, (banca, vale la pena di ricordare, il cui azionista di controllo è Unipol di Carlo Cimbri, con una partecipazione del 19% circa), ha detto che “la proposta di Bper è attrattiva perchè può coinvolgere la Popolare di Sondrio (partecipata anch’essa da Unipol con una quota del 9%), allargando il cerchio al Nord Ovest. Porta quindi benessere a tutti, e io conosco Carige e posso assicurare un’integrazione rapida”.
Su Banco BPM Montani ha detto: “Complicato ora, dopo Carige meglio Sondrio”.
Occhio alla nota di Equita SIM, che riguarda anche Unipol:
“Giudichiamo positivamente la notizia (su Bper-Carige): la mossa di Bper ci sembra efficace e con un buon timing, oltre a creare le premesse per la creazione di un terzo polo bancario in Italia. Sulla base delle nostre stime e in attesa di avere maggiori dettagli, riteniamo che la ricapitalizzazione in Carige da parte dell’Fitd per 530 milioni e la conversione di DTA per c. 320 milioni (post effetto fiscale) dovrebbero permettere di coprire i costi di ristrutturazione/integrazione di Carige, con la combined entity che atterrerebbe con un CET1 in area 13% e un NPE Ratio