Carige: crediti deteriorati in calo nel 2021, NPE ratio netto al 2,6%. Record risparmio gestito
Nel 2021 il portafoglio crediti deteriorati lordi di Carige verso la clientela è risultato in riduzione da €632,0 milioni a €618,4 milioni (-2,1%) e sostanzialmente stabile in termini netti, a €309,2 milioni, riflettendo una qualità del credito ritornata solida, con un NPE ratio lordo e netto rispettivamente pari al 5,0% e al 2,6%. E’ quanto emerge dai risultati consolidati preliminari al 31 dicembre 2021 della banca ligure.
I crediti a privati e imprese (€11,7 miliardi) sono cresciuti dell’1,8% nei dodici mesi, confermando un portafoglio di qualità, con crediti assistiti da garanzie per l’82%: il 62% da garanzie reali e circa il 20% da garanzia statale (il 54% del portafoglio chirografo).
Le moratorie in vita al 31 dicembre 2021 concesse a sostegno delle famiglie e degli imprenditori erano pari a €441,1 milioni (€33,8 milioni a fine gennaio 2022), senza evidenza di particolari criticità circa la prevedibile ripresa dei pagamenti al termine del periodo di moratoria concesso.
Il costo del rischio di credito verso la clientela dei dodici mesi si è attestato quindi a 33bps, 48bps includendo le maggiori perdite stimate su un titolo derivante dalla precedente ristrutturazione di un credito.
Il risparmio gestito è cresciuto a €12,1 miliardi – massimo di sempre per il Gruppo – in aumento del 6,0% nell’anno; fra le grandezze comprese nell’aggregato, è risultata decisamente sostenuta la crescita dei Fondi Comuni (€5,7 miliardi; +12,8% nell’anno) e delle gestioni patrimoniali, pari a €0,6 miliardi, in aumento del 38,5% rispetto a fine dicembre 2020.