Buy scatenati su Mps su interesse fondi Usa mentre si attende UniCredit. Banche ringraziano Draghi
Mps ancora in corsa, sulla scia di indiscrezioni che hanno a che fare con la strategia della stessa banca e con il possibile interesse di alcuni fondi Usa. Così il Messaggero: “Finora è arrivato al consiglio di Mps presieduto da Patrizia Grieco la lettera di un fondo: Apollo, mentre altri tre (Blackstone, Lonestar, Hellman & Friedman), anch’essi di matrice anglosassone hanno annunciato l’intenzione di voler esaminare i numeri. Tutti sono vecchie conoscenze del sistema bancario italiano. Poi nella partita dovrebbe entrare Unicredit, ma da metà aprile in poi con l’insediamento di Andrea Orcel al timone e inoltre, senza l’obiettivo di voler andare avanti ma solo per garbo istituzionale e un pizzico di opportunità visto che nel server virtuale verrà riprodotto il check-up di Siena, potrebbero farsi vedere Banco Bpm e Bper con Giuseppe Castagna vorrebbe accelerare Banco Bpm-Bper. In data room potrebbe affacciarsi qualche istituto estero presente in Italia”. Il titolo Mps è balzato fin oltre +14% prima di entrare in asta di volatilità ed essere sospeso per eccesso di rialzo. Alle 11 ora italiana l’azione rimane in forte rally, balzando del 13%. Nel superare quota 1,3 euro, il Monte dei Paschi di Siena ha testato praticamente il valore record dallo scorso ottobre. Indubbiamente, di mezzo c’è anche l’effetto Draghi, che ha già fatto capitolare lo spread BTP-Bund sotto quota 100, la scorsa settimana. Il solo nome Mario Draghi viene percepito come una garanzia dal mondo dell’alta finanza. Non per niente poderosi sono i rialzi dei titoli bancari scambiati a Piazza Affari, ora che il governo Draghi si fa più imminente.