Btp e spread fermi dopo fiammata di ieri, riflettori su future mosse Bce
Giornata tranquilla per i bond governativi UE dopo le vendite delle ultime sedute. Il Btp a 10 anni segna un rendimento dell’1,11%, nei pressi dei top a oltre 8 mesi toccati alla vigilia a 1,14%. Per il Btp ci sono state cinque seduta di calo. Lo spread Btp/Bund invece staziona a 122 pb stamattina, non lontano dai top 2021 toccati il 22 gennaio a 126 pb.
A soffrire ieri sono stati tutti i bond governativi dell’eurozona con movimenti guidati dal deciso miglioramento del quadro macroeconomico con la campagna vaccinale che nell’UE va avanti a ritmo sempre più spedito. Indicazioni che alimentano le pressioni sulla Bce per un’eventuale rallentamento degli acquisti di bond nell’ambito del piano pandemico PEPP. “Se da una parte la BCE sta rispettando la parola sugli acquisti (la scorsa settimana si è registrato un incremento degli acquisti netti tramite PEPP a 18,96 Mld di euro da 16,29 mld della precedente), dall’altra i timori che un rialzo dell’inflazione possa portare l’Istituto a ridurne il ritmo, sta penalizzando i titoli periferici ed in particolare quelli italiani che fino ad ora sono stati tra i principali beneficiari”, rimarcano oggi gli esperti di MPS Capital Services.
A questo ieri si sono aggiunte le preoccupazioni sul fronte politico. Le dichiarazioni del leader della Lega, Matteo Salvini, hanno alimentato i timori di immobilismo del governo Draghi. Secondo Salvini l’attuale premier non sarà in grado di attuare le riforme chiave richieste dall’Unione europea perché il governo di unità nazionale è troppo diviso.