News Notizie Notizie Italia Btp Futura, dg Tesoro: ‘quota debito pubblico direttamente in mano retail bassa, meno del 4%’

Btp Futura, dg Tesoro: ‘quota debito pubblico direttamente in mano retail bassa, meno del 4%’

8 Giugno 2020 13:07

Il nuovo Btp Futura lanciato dal Mef (ministero dell’economia) “fa parte di una strategia di gestione del debito pubblico finalizzata a costruire un rapporto più stretto e continuativo con i risparmiatori retail”. Così Alessandro Rivera, direttore generale del Tesoro, nel corso della videoconferenza sul nuovo Btp Futura.

Rivera ha fatto notare che “la quota del debito pubblico detenuta direttamente dal retail è piuttosto bassa, inferiore al 4%, e si confronta con cifre che all’inizio degli anni Duemila erano superiori al 10%”.

Non si tratta di un trend soltanto italiano.

Il direttore generale del Tesoro ha sottolineato, infatti, che il Mef ha rilevato “una tendenza comune agli altri Paesi: hanno inciso i tassi d’interesse molto bassi e l’evoluzione dei mercati finanziari. In realtà le famiglie italiane detengono molti titoli di Stato ma in maniera indiretta, attraverso fondi comuni, polizze o Etf. C’è lo spazio per recuperare un rapporto diretto con il Tesoro proponendo dei prodotti dedicati”.

Tra l’altro, l’ammontare del risparmio italiano è tale che una buona fetta potrebbe confluire nei titoli di stato. Rivera ha ricordato che, tra conti correnti e depositi bancari, ci sono 1.400 miliardi di euro: una somma che potrebbe andare a finanziare il debito pubblico italiano. Tra l’altro, in generale i titoli del debiti sovrano “sono molto semplici da capire, molto sicuri e molto liquidi. E noi vogliamo ampliare la base dei nostri creditori: la diversificazione è una strategia molto opportuna, ci rende più forti sul mercato”.

Il dg del Tesoro ha citato il successo del BTP Italia:

Il “Btp Italia è stato un grande successo, con cifre mai raggiunte prima, e abbiamo pensato che sarebbe opportuno diversificare la nostra offerta affiancando un altro prodotto un po’ diverso. Ha una durata più lunga, delle caratteristiche diverse e va a soddisfare esigenze diverse. Contiamo che, aumentando il grado di confidenza dei risparmiatori, il Btp Futura possa avere lo stesso successo del Btp Italia”.

A tal proposito, da segnalare che la differenza con il BTp Italia è che il Btp futura sarà offerto esclusivamente agli investitori retail e non a quelli istituzionali, con un periodo di offerta che durerà probabilmente per l’intera settimana senza limiti alle quantità sottoscrivibili dai risparmiatori. L’acquisto, quindi, potrà sempre essere agevolmente effettuato tramite le aree di negoziazione titoli presenti nelle piattaforme di home banking di tutte le banche e di Poste Italiane, anche presso i relativi sportelli”.

Il Btp Futura avrà unandurata di otto-dieci anni (la scelta definitiva sulla scadenza avverrà il 19 giugno) e servirà a raccogliere risorse necessarie per finanziare i provvedimenti che il governo ha lanciato per far fronte alla grave crisi economica innescata dal coronavirus COVID-19 e dal conseguente lockdown.