Bper: utile netto in calo a 200,6 milioni in primi nove mesi 2020, ‘confermata elevata solidità patrimoniale’
Bper ha annunciato di aver riportato nei primi nove mesi dell’anno “un utile netto pari a € 200,6 milioni, sostenuto da una buona capacità di generare ricavi e un efficace controllo dei costi di gestione”. E’ quanto si legge nel comunicato diramato dalla banca. L’utile netto di Bper è sceso rispetto allo scorso anno, quando si era attestato a 523 milioni, risultato che beneficiava di un goodwill negativo da 354 milioni derivante dall’acquisizione di Unipol Banca.
“Sul risultato del periodo influiscono, oltre ai contributi ai fondi sistemici per €64,7 milioni, alcune componenti non ricorrenti, già contabilizzate nel primo semestre, quali rettifiche addizionali su crediti per oltre €90 milioni relative al peggioramento del contesto macroeconomico causato dall’emergenza sanitaria e altri oneri straordinari per un ammontare complessivo pari a circa € 36 milioni”.
Il comunicato va avanti: nel terzo trimestre “l’utile netto è stato pari a €95,9 milioni, che beneficia della crescita dei ricavi core (€587,6 milioni) e del contenimento degli oneri operativi (€379,8 milioni), in presenza di una riduzione del costo del credito (20 punti base). Contabilizzato nel trimestre il contributo ordinario al Fondo di Garanzia dei Depositi (‘DGS’) stimato pari a € 30,5 milioni”.
IL comunicato continua:
“Confermata l’elevata solidità patrimoniale del Gruppo con un CET1 ratio Fully Loaded pro-forma pari al 13,03% in significativo aumento di 46 punti base da giugno 2020. CET1 ratio Phased In pro-forma al 14,61% con un buffer patrimoniale complessivo di oltre € 2 miliardi rispetto al requisito minimo fissato dalla Banca Centrale Europea per il 2020. Elevata posizione di liquidità con un indice LCR a 175,8% ampiamente superiore alla soglia regolamentare del 100% e buffer di liquidità di oltre € 15,5 miliardi”.