Bper: utile giù del 79% nel I trimestre, migliora asset quality
Bper ha annunciato di avere chiuso il primo trimestre dell’anno con un utile di periodo in calo di circa il 79% a 10,4 milioni di euro. L’utile netto del trimestre della capogruppo, comunque positivo per 6,1 milioni, “risulta fortemente condizionato dalla contabilizzazione di rettifiche addizionali su crediti per circa 50 milioni, quale primo significativo intervento a seguito del peggioramento del contesto macroeconomico causato dall’emergenza sanitaria”. Confermata la solidità patrimoniale del Gruppo con un Cet1 ratio Fully Loaded pari al 12,07%.
Quanto all’asset quality è risultata in miglioramento nel trimestre in presenza di una riduzione dello stock di crediti deteriorati lordi e netti rispettivamente dell’1,1% e del 2,8% dalla fine dello scorso anno. L’Npe ratio lordo si mantiene stabile all’11,1% per effetto del contenimento degli impieghi. In ulteriore miglioramento, spiega la società guidata dall’a.d. Vandelli in una nota, il default rate che si attesta all’1,5% annualizzato, in riduzione dall’1,7% del 2019. Il coverage sui crediti deteriorati risulta in incremento di 85 bps al 51,9%, in aumento su tutti gli stati amministrativi. Il costo del credito risulta è risultato pari a 27 bps nel trimestre (110 bps annualizzato) influenzato in modo significativo dalla contabilizzazione delle rettifiche addizionali su crediti.
“Il primo trimestre dell’anno ci ha visti impegnati su più fronti per contrastare al meglio gli effetti dell’emergenza sanitaria, economica e sociale senza precedenti causata dalla pandemia”, commenta Alessandro Vandelli, amministratore delegato di Bper Banca, sottolineando che la banca ha “agito con rapidità per predisporre quanto necessario per permettere ai nostri clienti l’accesso alle misure approvate dal Governo a sostegno dell’economia accogliendo in poche settimane oltre 75 mila domande di moratoria, erogando fondi a fronte dell’anticipo della Cassa Integrazione ed elaborando moltissime richieste per i finanziamenti garantiti dallo Stato sia per i privati che per le imprese”.