Bper, Cimbri (Unipol): aperti a qualsiasi M&A ma non in questi mesi visti integrazione sportelli Ubi e rinnovo cda’
Matrimonio Banco BPM-Bper sempre sotto i riflettori, con i mercati che negli ultimi giorni hanno continuano a sperare in indicazioni sul da farsi soprattutto da Bper.
Oggi le indicazioni sono arrivate per voce dell’Ad di Unipol, Carlo Cimbri, che ha commentato i risultati del gruppo relativi al 2020 durante la conference call successiva alla pubblicazione del bilancio.
Da segnalare che Unipol è il primo azionista di Bper, detenendo una partecipazione del 20% circa nella banca.
Bper è considerata la più probabile sposa di Banco BPM, anche se il cambio ai vertici di UniCredit, con il nuovo AD Andrea Orcel, ha alimentato anche indiscrezioni su una fusione a tre UniCredit-Mps-Banco BPM.
“Come azionisti e partner industriali di Bper, siamo aperti a qualsiasi tipo di fusione per la banca che possa creare valore e che corrisponda agli interessi industriali del gruppo Unipol”.
Detto questo, “non è certo in questi mesi che Bper può affrontare un’operazione straordinaria, qualunque essa sia”. L’AD di Unipol ha ripetuto praticamente quanto detto già in passato, ovvero che al momento Bper è focalizzata sul processo di integrazione con gli sportelli ex Ubi Banca che ha acquitato.
Tra l’altro, in primavera c’è da rinnovare anche il cda.
“L’ho già detto e lo ribadisco – ha affermato Cimbri – Bper fra un paio settimane effettuerà la migrazione dei clienti che acquisisce da Ubi. Questa non è la fine ma l’inizio di un percorso di integrazione. Quindi Bper è oggi impegnata in una fase di discontinuità straordinaria. In un anno, tra l’altro, che non sarà certo un anno ordinario dato che risente della pandemia.”.
Tra l’altro, “il mandato del cda di Bper è in scadenza e ad aprile dovrà essere nominato il nuovo board (cda). Quindi, non è certo in questi mesi che Bper può affrontare un’operazione straordinaria, qualunque essa sia”.