Borse europee sulla parità tra timori inflazione e calo petrolio
Le Borse europee rimangono sulla parità, in scia alla debolezza di Wall Street e dei listini asiatici. Nei primi minuti di contrattazione l’indice Eurostoxx 50 segna un +0,06%. A Francoforte il Dax è poco mosso con un +0,07%, a Parigi il Cac40 è piatto con un +0,01% e a Londra l’indice Ftse100 scivola dello 0,4%.
Gli investitori continuano a guardare all’inflazione, il cui aumento potrebbe rappresentare una sfida per la ripresa economica, costringendo le banche centrali ad aumentare i tassi prima del previsto. Ad affievolire i timori sui prezzi è il calo del petrolio. Il contratto WTI scambiato sul Nymex di New York ha perso fino a -3% e il Brent è scivolato del 2,6% dopo le indiscrezioni riportate da Reuters, secondo cui l’amministrazione Biden degli Stati Uniti avrebbe chiesto ai paesi grandi consumatori di crude, come Cina e Giappone, di considerare l’opzione di attingere in modo coordinato alle rispettive riserve strategiche, al fine di abbassare i prezzi del petrolio.
Ma questa mossa è tutt’altro che sufficiente per placare le fastidiose preoccupazioni per l’aumento generale dei prezzi e le strozzature che interrompono le forniture alle aziende e minacciano i loro margini di profitto.
La seduta odierna promette di essere relativamente calma sia dal punto di vista delle pubblicazioni sugli utili che degli indicatori economici, ma gli investitori guarderanno i dati settimanali per le richieste di sussidio di disoccupazione negli Stati Uniti. Durante il giorno devono parlare anche diversi funzionari della Federal Reserve.