Borse europee in rosso su venti di guerra in Ucraina
Le Borse europee hanno aperto in deciso ribasso, dopo l’annuncio da parte della Russia del riconoscimento di due regioni separatiste dell’Ucraina. Nei primi minuti di contrattazione l’indice Eurostoxx 50 cede quasi 2 punti percentuali (-1,8%). A Francoforte il Dax perde il 2,07%, a Parigi il Cac40 scivola del 2,04% e a Madrid l’Ibex segna una flessione dell’1,18%.
Le tensioni geopolitiche stanno pesando già da diverse sedute: alcuni importanti indici europei, tra cui il Cac40 e il Dax, sono reduci già di quattro sessioni consecutive di calo e il mercato tedesco ha toccato nella sessione di lunedì il livello più basso da quasi un anno.
Il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato ieri sera il riconoscimento dell’indipendenza delle due repubbliche separatiste di Donetsk e Lugansk, nel Donbass dell’Ucraina, e ordinato alle truppe russe di effettuare un’operazione di “peacekeeping”, per garantire la pace. Ma per l’Occidente si tratta solo del preludio di una vera invasione russa dell’Ucraina.
Gli Stati Uniti sono pronti a sferrare nuove sanzioni contro la Russia nella giornata di oggi, come ha preannunciato l’ambasciatrice americana all’Onu Linda Thomas-Greenfield, che ha detto che l’annuncio di Putin rappresenta una minaccia diretta non solo per l’Ucraina, ma per ogni stato sovrano che faccia parte delle Nazioni Unite.
In questo clima, i futures sul petrolio schizzano al rialzo scontando la prospettiva di maggiori sanzioni contro la Russia, tra i principali produttori di petrolio al mondo.
Sebbene, il contesto geopolitico dominerà largamente il trend dei mercati oggi, gli investitori guarderanno anche al fronte macro, dove è atteso l’indice Ifo del clima di affari in Germania, previsto in crescita con il miglioramento della situazione sanitaria.