Borse europee in rialzo dopo la Fed, oggi toccherà alla BoE
Partenza positiva per le Bore europee, sulla scia di Wall Street e dei listini asiatici, che hanno digerito bene il primo rialzo dei tassi dal 2018 da parte della Federal Reserve e le dichiarazioni di Russia e Ucraina che fanno sperare in una soluzione negoziata al conflitto.
Nei primi minuti di contrattazione l’indice Eurostoxx 50 sale dello 0,55%. A Francoforte il Dax guadagna lo 0,46%, a Parigi il Cac40 segna un +0,60% e a Londra l’indice Ftse100 avanza di mezzo punto percentuale.
Ieri sera la Fed ha annunciato un aumento dello 0,25% del suo tasso di interesse principale, come atteso dai mercati, e ha lasciato intendere che potrebbe decidere su altri sei ritocchi entro la fine dell’anno, fino all’1,9%, per contrastare l’inflazione sui livelli massimi degli ultimi 40 anni. Per il 2023, le previsioni sono di tre ulteriori strette monetarie e nessun rialzo dei tassi nel 2024.
Ha inoltre confermato l’intenzione di iniziare a ridurre il proprio bilancio nei prossimi mesi, senza però precisare le modalità su come procedere. La banca centrale americana ha inoltre rivisto al ribasso le sue previsioni di crescita per quest’anno e ha alzato le sue previsioni di inflazione, senza sorpresa da parte dei mercati.
Il sentiment è rafforzato dalla speranza che i negoziati tra Russia e Ucraina portino a un cessate il fuoco e dall’accenno di Mosca alla possibilità di uno status neutrale per l’Ucraina.
Altro fattore favorevole per le azioni è il continuo rimbalzo di Shanghai e Hong Kong dopo la promessa di Pechino di adottare misure per stabilizzare i mercati finanziari. Si parla anche di una cooperazione tra Pechino e Washington riguardo alla questione dei titoli che sono quotati sia sulle borse cinesi che a Wall Street.
La seduta di oggi sarà animata, tra l’altro, dagli annunci di politica monetaria della Banca d’Inghilterra, che dovrebbe continuare ad aumentare il suo tasso chiave nel tentativo di frenare l’impennata dei prezzi. In agenda anche la riunione della banca centrale della Turchia che deve affrontare una inflazione otre il 54%.
Tra i dati, in uscita la lettura preliminare dell’inflazione di febbraio nella zona euro, prevista in ulteriore accelerazione al 5,8%. Nel pomeriggio da Oltreoceano giungeranno le nuove richieste settimanali di sussidi e la produzione industriale.