Borse europee in moderato calo tra sanzioni Russia e Fed più aggressiva
Avvio di seduta in moderato ribasso per le Borse europee, in scia ai cali di Wall Street e a Tokyo dopo le ultime dichiarazioni dei funzionari della Federal Reserve, che riaccendono i timori di un rapido inasprimento della politica monetaria negli Stati Uniti. Nei primi minuti di contrattazione l’indice Eurostoxx 50 scivola dello 0,37%. A Francoforte il Dax è piatto con un -0,02%, a Parigi il Cac40 perde lo 0,20% e a Londra l’indice Ftse100 è sulla parità con un +0,03%.
Il governatore della Fed Lael Brainard, considerato moderato, ieri ha affermato di aspettarsi che la banca centrale americana torni a una politica monetaria “più neutrale” entro la fine di quest’anno con una combinazione di aumenti dei tassi e un rapido taglio del suo bilancio.
Le sue dichiarazioni hanno rafforzato lo scenario di diversi aumenti di mezzo punto percentuale dei tassi di interesse nei prossimi incontri della Fed al fine di frenare l’inflazione, scatenando i timori per la crescita.
I tassi dei Treasuries Usa decennali volano al nuovo record dal maggio del 2019. Mary Daly, la presidente della Fed di San Francisco, ha detto da parte sua che non prevede una recessione in questa fase, anche se l’economia potrebbe avvicinarsi.
In questo contesto, gli investitori studieranno attentamente i verbali della riunione di marzo della Fed, che saranno diffusi questa sera.
I mercati guarderanno anche al fronte Russia-Ucraina e all’impatto delle nuove sanzioni contro Mosca. Altro motivo di preoccupazione è l’impatto sull’economia della nuova ondata dell’epidemia di Covid-19 in Cina, evidenziato dal calo dell’indice Pmi Caixin sui servizi a 42,0 di marzo contro i 50,2 di febbraio.