Borse europee in calo tra aumento rendimenti obbligazionari, tonfo petrolio e BoJ
Inizio di seduta negativo per le principali Borse europee in un contesto più cauto a causa dell’aumento dei rendimenti obbligazionari, la caduta del petrolio, le nuove misure di contenimento in Francia e la decisione inaspettata dalla Banca del Giappone sulla sua politica monetaria. Nei primi minuti di contrattazione, l’indice Eurostoxx 50 cede lo 0,75%. A Francoforte il Dax perde lo 0,70%, a Parigi il Cac40 scivola dello 0,8% e a Londra l’indice Ftse100 segna una flessione dell’1,3%.
Nonostante le rassicurazioni arrivate dalla Federal Reserve di Jerome Powell sulla politica monetaria e i tassi, i rendimenti dei Treasuries decennali sono balzati ieri fino all’1,75%, mentre i trentennali hanno sfondato per la prima volta dal 2019 la soglia del 2,5%. Le tensioni sul mercato obbligazionario continuano a pesare sul settore tecnologico, con il Nasdaq che è scivolato del 3%, e mostrano la preoccupazione degli
investitori su una possibile accelerazione dell’inflazione nel contesto di ripresa economica, che probabilmente porterà a una stretta monetaria tra le grandi banche centrali.
E a proposito di banche centrali, la Bank of Japan (BoJ) oggi ha leggermente cambiato la sua linea. La BoJ di Haruhiko Kuroda – che ha lasciato invariato il tasso di interesse al -0,10% – ha annunciato di aver ampliato la banda di oscillazione entro cui i tassi di interesse dei titoli di stato a 10 anni potranno muoversi e ha deciso di rimuovere il suo obiettivo annuale di acquisto ETF al valore di 6 trilioni di yen. Invece di effettuare gli acquisti a quel ritmo, la Bank of Japan ha reso noto che acquisterà ETF solo quando necessario, mantenendo come limite massimo quello di 12 trilioni di yen l’anno.
Il nervosismo nei mercati azionari è alimentato anche dal calo del prezzo del petrolio, sceso di quasi il 9% durante la settimana e affondato fino a -7%, in quella che è stata la peggiore seduta dallo scorso settembre, in un contesto di preoccupazione per la domanda mentre l’Europa si trova di fronte alla terza ondata di infezioni da coronavirus. La Francia ha annunciato che 16 dipartimenti, compresa l’area parigina, verrà confinata per le prossime quattro settimane. Questo provvedimento determinerà la chiusura dei negozi non essenziali a partire da questa sera a mezzanotte.
Tra gli appuntamenti della giornata, è prevista nel corso della mattina la riunione della banca centrale russa, che dovrebbe confermare i tassi di interesse al 4,25%. Tra gli appuntamenti, si segnala quello con la Securuty Review Commission americana che presenterà il rapporto annuale sulla sicurezza nazionale e la relazione tra Usa e Cina.