Borse europee caute: si districano tra speranze vaccini, Brexit e dati macro
Partenza debole per i mercati europei non distolgono l’attenzione nel finale di settimana dal lancio dei vaccini contro il coronavirus. Nei primi istanti di contrattazioni prevalgono i segni negativi in Europa, con l’indice Ftse 100 che cede lo 0,29% mentre il Cac40 e il Dax lasciano sul terreno rispettivamente lo 0,36% e lo 0,34%.
Tengono banco sui mercati le speranze sul fronte vaccini dopo la notizia dell’approvazione del vaccino anti-Covid 19 prodotto da Pfizer e BioNTech da parte di una commissione della FDA americana. Ieri la commissione The Vaccines and Related Biological Products Advisory Committee dell’FDA ha rilasciato l’autorizzazione per l’utilizzo di emergenza del vaccino di Pfizer. Si tratta di un via libera importante, che precede quello a questo punto molto probabile della stessa agenzia. L’FDA non è obbligata a seguire le raccomandazioni della commissioni, ma spesso così avviene. Intanto in Europa si guarda ancora alle indicazioni che sono arrivate dall’ultima riunione del 2020 della Banca centrale europea (Bce), durante la quale è stato potenziato il PEPP, QE pandemico, per un valore di 500 miliardi di euro (la dotazione complessiva sale così a 1.850 miliardi).
A livello macro, in mattinata in primo piano la produzione industriale e il tasso di disoccupazione trimestrale per l’Italia. Negli Stati Uniti si guarda, invece, ai prezzi alla produzione e al dato preliminare di dicembre relativo alla fiducia calcolata dall’Università del Michigan.
Si guarda infine anche al tema Brexit, visto il nulla di fatto dei colloqui degli ultimi giorni. Su questo fronte in primo piano le parole del premier britannico Boris Johnson secondo il quale vi è una “forte possibilità” che non si riesca a strappare un accordo con l’Unione europea. Una decisione dovrebbe essere presa entro domenica.