Borse europee caute: non si dissolvono i timori per variante Delta
Per le Borse europee la prima seduta della settimana potrebbe prendere all’insegna della cautela in scia ai crescenti timori per l’aumento di casi di variante Delta. Un’apertura poco mossa che in Europa che potrebbe non riflette gli scambi positivi registrati nei mercati dell’Asia-Pacifico durante la notte, con l’indice Nikkei che ha mandato in archivio la seduta con un rialzo di oltre il 2 per cento.
Per quanto riguarda le preoccupazione per l’aumento dei casi di variante Delta in Asia, che ha spinto un certo numero di paesi tra cui Giappone, Corea del Sud e Australia reimporre restrizioni più severe, “stiamo assistendo a un numero più elevato di casi nel Regno Unito, negli Stati Uniti e in Europa, il che potrebbe aumentare l’incertezza, sebbene nel caso del Regno Unito gli alti livelli di vaccinazione mantengono bassi i ricoveri e i decessi per il momento”, sottolinea Michael Hewson, chief market analyst di Cmc Markets UK, ricordando che “i timori per la ripresa economica globale hanno portato una notevole volatilità nei mercati azionari la scorsa settimana, con l’indice Nikkei 225 che ha registrato la sua più grande perdita settimanale da maggio, tuttavia i mercati in Europa sono stati per la maggior parte in grado di recuperare entro la chiusura di venerdì”.
Intanto la settimana si apre senza spunti di rilievo a livello macro. Come unico appuntamento si segnala la riunione dell’Eurogruppo, oltre che un pranzo ufficiale tra Ursula von der Leyen, Janet Yellen e Christine Lagarde. Tuttavia, l’ottava sarà animata da dati importanti in arrivo soprattutto dagli Stati Uniti, tra cui spicca quello sull’inflazione di giugno che dovrebbe evidenziare un lieve rallentamento. L’attenzione sarà rivolta anche all’audizione semestrale che il governatore della Fed, Jerome Powell, terrà alle Commissioni di Camera e Senato, per avere qualche indizio sulle tempistiche del tapering. Si segnala inoltre che in questa ottava partirà la stagione delle trimestrali negli Usa, con le big del settore finanziario che pubblicheranno i conti del secondo trimestre.