Borse europee: acquisti in attesa dell’inflazione Usa
Partenza in territorio positivo per le principali Borse europee sulla scia di Wall Street e dello scatto dei listini asiatici (Nikkei a +1,9%). Nei primi istanti di contrattazioni l’indice inglese Ftse 100 sale dello 0,48%, mentre il Cac40 di Parigi e il Dax di Francoforte avanzano di circa lo 0,6 per cento.
Sotto la lente le parole, davanti al Congresso, di Jerome Powell, presidente della Federal Reserve (Fed). Alla sua udienza al Senato, Powell ha ribadito che l’economia americana versa in condizioni tali da avallare una politica monetaria più restrittiva. In particolare, il numero uno della banca centrale americana si è impegnato a non lasciare che l’inflazione si stabilisca ad alti livelli a lungo termine e ha assicurato che l’economia degli Stati Uniti potrebbe resistere all’inasprimento della politica monetaria senza danni, aggiungendo che si prevede l’impatto dell’attuale ondata dell’epidemia di Covid-19 essere limitato.
“Il mercato ha agito come spesso di recente in queste occasioni. Ormai dopo la serie di indizi filtrata negli ultimi giorni, i contenuti degli speech di ieri erano ovvii, e superati questi scogli è subentrato il sollievo. I rendimenti si sono stabilizzati sui livelli di ieri e venerdì, il dollaro, dove si concentra il fulcro del “Fed trade” ha ritracciato pesantemente, e l’azionario USA, che aveva esordito in calo, ha ripreso il rimbalzo di ieri, con il tech ovviamente a guidare il gruppo”, rimarca Giuseppe Sersale, strategist di Anthilia Capital Partners Sgr. “A questo punto, la stance è sdoganata. Ma rimane il suo impatto fondamentale su liquidità e condizioni finanziarie, che si svilupperà nei prossimi mesi – aggiunge l’esperto -. Non credo che, coeteris paribus, basti una correzione temporanea del 5% a prezzarlo. Ovviamente bisognerà anche vedere come andranno economia e utili”.
Intanto oggi sui mercati è ancora una volta l’inflazione l’osservato speciale. In attesa del dato sull’inflazione americana, che secondo il consenso di Reuters aumenterà al 7% su base annua, anche in Cina è stato reso noto oggi l’indice dei prezzi al consumo. Il dato è salito a dicembre su base annua dell’1,5%, meno del +1,8% atteso dal consensus, e rispetto al precedente rialzo del 2,3%.