News Notizie Indici e quotazioni Borse Asia caute dopo Fed: Tokyo negativa, euro e oro giù. Banche Singapore in calo dopo raccomandazione dividendi

Borse Asia caute dopo Fed: Tokyo negativa, euro e oro giù. Banche Singapore in calo dopo raccomandazione dividendi

30 Luglio 2020 08:45

Azionario asiatico positivo, in alcuni casi debole, dopo che la Federal Reserve di Jerome Powell ha annunciato di aver lasciato i tassi sui fed funds invariati nel range compreso tra lo zero e lo 0,25%, come da attese.

La borsa di Shanghai è piatta, Hong Kong fa +0,09%, Sidney solida con +0,74%, Seoul +0,26%. L’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo arretra dello 0,26% a 22.339,23 punti.

La decisione sui tassi Usa è stata presa all’unanimità dal Fomc, il braccio di politica monetaria della Fed, che ha reso noto che il trend dell’economia americana dipenderà in modo significativo dagli sviluppi del coronavirus.

La crisi attuale, ha aggiunto, peserà in modo significativo sull’attività economica, sull’occupazione e sull’inflazione nel breve periodo.

Certo, ha precisato il Fomc, l’economia e l’occupazione sono in qualche modo migliorati negli ultimi mesi. Ma i loro livelli rimangono ben al di sotto di quelli di inizio anno, prima dell’emergenza del coronavirus COVID-19.

Dal fronte macroeconomico occhio al dato relativo alle vendite al dettaglio del Giappone che, nel mese di giugno, sono scese dell’1,2% su base annua, meglio della flessione -6,5% stimata dagli analisti.

Sotto i riflettori il calo dei titoli delle banche di Singapore, dopo che l’Autorità Monetaria ha chiesto di “moderare” la distribuzione dei dividendi nell’anno fiscale 2020. DBS Group ha ceduto il 3% circa, così come United Overseas Bank, mentre Chinese Banking Corporation ha lasciato sul terreno quasi il 4%. L’indice Straits Times della borsa di Singapore ha perso l’1,8% circa.

Sul forex il dollaro recupera terreno, dopo la debolezza delle ultime sessioni: l’euro-dollaro scende così dello 0,30% a $1,1754; il dollaro sale sullo yen dello 0,31% a JPY 105,24 e avanza anche sulla sterlina (GBP-USD in flessione dello 0,33%, a $1,2954).

Il recupero del dollaro mette sotto pressione le quotazioni dell’oro, con il contratto spot che indietreggia a $1.964,51 dopo aver guadagnato l’1% alla vigilia.