Borse Asia caute a parte eccezione Seoul. A Hong Kong Tencent vola a nuovi record
Cautela sull’azionario asiatico, con l’eccezione positiva della borsa di Seoul, che guadagna quasi il 2% (ora rallenta a +1,63%). A Hong Kong, piatta con +0,02%, focus sul titolo cinese Tencent, che ha testato nuovi massimi durante la sessione, superando la soglia di 500 dollari di Hong Kong.
Debole la borsa di Tokyo, con l’indice Nikkei 225 che ha chiuso in ribasso dello 0,07%, a 22.534,32 punti. Shanghai sale dello 0,18%, mentre Sidney fa +0,20%.
Focus sulle dichiarazioni dell’epidemiologo della Casa Bianca Anthony Fauci, che ieri ha avvertito che alcune aree degli Stati Uniti stanno iniziando ad assistere a “un balzo allarmante” dei nuovi casi COVID-19.
Fauci ha detto però anche che gli stati alle prese con nuove infezioni da coronavirus potrebbero non aver bisogno di sperimentare “un lockdown assoluto”.
Sono più di due milioni gli americani colpiti, fino a oggi, dal virus, stando ai dati compilati dalla Johns Hopkins University.
Tra gli altri asset, focus sui futures Usa sull’oro, che balzano a $1785,70 l’oncia, e sul contratto spot, salito fino a $1.773, al nuovo massimo assoluto in 8 anni, dall’ottobre del 2012.
I rialzi si giustificano con il forte calo del dollaro, che è stato colpito dai sell in modo particolarmente importante, all’inizio delle contrattazioni di Wall Street della vigilia, soprattutto verso lo yen.
I trader hanno commentato gli smobilizzi con la vendita, da parte del colosso giapponese Softbank, di $21 miliardi di azioni di T-Mobile, il 65% della partecipazione detenuta nel gruppo telecom Usa.
Ad alimentare i buy sull’oro, sono tuttavia soprattutto i timori delle ultime ore, legati al balzo di nuovi casi di coronavirus, in particolare negli Stati Uniti e in America Latina.
Sul forex, il dollaro è ora piatto sullo yen, salendo dello 0,05% a JPY 105,66, mentre l’euro dollaro sale dello 0,07% a $1,1314. Il Dollar Index continua a oscillare al minimo in più di una settimana, a 96,61 circa.
Occhio all’area Asia Pacifico, con la Reserve Bank of New Zealand , banca centrale della Nuova Zelanda, che ha annunciato di aver lasciato i principali tassi di riferimento invariati allo 0,25%.
Lasciato invariato anche il programma di Quantitative easing, pari a 60 miliardi di dollari neozelandesi di acquisti di bond sovrani, bond emessi da agenzie di finanziamento locali e titoli di stato indicizzati all’inflazione.