Borsa di Milano si risolleva sul finale: ENI tra i migliori, debacle per Leonardo e Amplifon
Strappa il segno più a fine giornata Piazza Affari che si era mossa in territorio negativo per buona parte della seduta complici le preoccupazioni legate alla situazione sanitaria in Europa. L’indice Ftse Mib è risalito in scia alla buona verve di Wall Street ed è andato a chiudere a 24.208,66 punti, in rialzo dello 0,39%.
A brillare oggi sono stati i titoli oil: +2,7% ENI, +3,7% Tenaris e +3% Saipem sotto la spinta del rimbalzo dei prezzi del petrolio (WTI tornato sopra i 60$ con balzo fino a +5%). Oggi una nave si è incagliata nel Canale di Suez sollevando preoccupazioni per l’offerta e mettendo in secondo piano i timori di una lenta ripresa della domanda a causa dei blocchi europei. Intanto, stando a fonti riportate da Reuters, la conformità OPEC+ ai tagli alla produzione di petrolio a febbraio è salita al 113% rispetto al 103% del primo mese dell’anno.
Bene oggi anche Moncler (+0,5%) con gli analisti di Equita Sim che rimarcano come dal collocamento di circa 8 milioni di azioni da parte di Ruffini (9 marzo) il titolo del gruppo dei piumini abbia sottoperformato l’indice FTSE Mib (-6%) e i suoi peers (-9%), pagando negli ultimi giorni probabilmente anche un sentiment negativo sull’andamento delle vendite del primo trimestre (numeri in uscita il 22 aprile). La sim milanese stima € 363 milioni di fatturato, con retail +24% su base annua e wholesale a +7%.
Acquisti anche su Nexi (+2,6%). “Il programma ‘Cashback’ sta facendo registrare un numero sempre crescente di aderenti, passati da quasi 6 milioni nel periodo sperimentale dicembre 2020, con più di 4 milioni di utenti attivi, a più di 8,5 milioni con 7 milioni di utenti attivi”. Lo ha evidenziato il sottosegretario all’Economia, Claudio Durigon. Riguardo all’andamento dell’operazione in programma fino a giugno 2022 ha detto: “Credo sia giusto poter verificare l’effettività di questo utilizzo anche sul prossimo anno, ho chiesto al ministero di valutarlo”.
Sul fronte opposto, giornata da dimenticare per Leonardo (-6%) dopo l’annuncio del rinvio dell’Ipo della controllata DRS a Wall Street. “Nonostante l’interesse degli investitori nel corso del roadshow, all’interno della fascia di prezzo definita, le avverse condizioni di mercato non hanno consentito un’adeguata valutazione di DRS”, ha spiegato il gruppo, anticipando che un’Ipo verrà valutata nuovamente quando le condizioni di mercato saranno favorevoli e sarà possibile ottenere un debutto di successo con una valutazione appropriata del business.
In affanno anche Amplifon (-4%) che ieri aveva esultato in scia ai riscontri deludenti diffusi da Frequency Therapeutics relativamente alla sperimentazione del suo farmaco contro la sordità.