Borsa di Milano sale su speranze ripresa, focus su dati macro e trimestrali. Scatto di Tim e Leonardo, giù Eni
Piazza Affari si muove in territorio positivo, insieme agli altri listini europei, rassicurata da alcune indicazioni macro e trimestrali societarie. Gli Stati Uniti hanno riportato una crescita del 6,4% nel primo trimestre dell’anno, un balzo che alimenta le speranze di una forte ripresa economica anche se i tassi obbligazionari sono tornati a salire sulle aspettative di un aumento dell’inflazione. In Europa, la ripresa nei primi tre mesi dell’anno è decisamente meno importante. In Francia, il Pil è leggermente rimbalzato con un +0,4% nel primo trimestre dopo la sua contrazione dell’1,4% nel quarto trimestre 2020. Ancora debole invece l’economia spagnola, dove il Pil ha segnato una contrazione dello 0,5%. In uscita oggi anche il Pil di Italia, Germania ed intera Eurozona. Da monitorare anche la lettura preliminare del tasso di inflazione dell’Eurozona ad aprile, che dovrebbe salire all’1,5%. Gli operatori devono digerire anche la nuova raffica di trimestrali societarie, tra cui in Italia spicca quella di Eni.
In questo quadro, l’indice Ftse Mib di Piazza Affari segna un progresso dello 0,4% a 24.380 punti, dopo i ribassi di ieri. Tra i titoli del paniere principale, acquisti su Telecom Italia che scatta in testa al listino con un balzo di oltre il 3%. Il Consiglio di Amministrazione di Cassa Depositi e Prestiti ha dato il via libera a CDP Equity (CDPE) a presentare un’offerta per l’acquisizione di una partecipazione del 10% di Open Fiber (OF). Una volta finalizzata l’operazione, CDPE potrà raggiungere la maggioranza del capitale della società per rafforzare il proprio sostegno a un’infrastruttura strategica di grande importanza per la digitalizzazione e la competitività del paese. Bene anche Leonardo che avanza del 2,6%. Rimbalzano dal tonfo di ieri Tenaris e Saipem che segnano intorno a un +2%.
Sul fronte opposto, invece, giù Nexi con un -0,7%. Male anche Eni, in calo dello 0,65% nel giorno della trimestrale. Il gruppo ha annunciato i risultati dei primi tre mesi del 2021 archiviati con un utile netto adjusted, ovvero al netto delle poste non ricorrenti, in crescita a 270 milioni di euro contro i 59 milioni conseguiti nell’analogo periodo di un anno fa (consensus Bloomberg a 415,5 milioni) L’Ebit rettificato, pari a 1,321 miliardi, è sostanzialmente in linea con il primo trimestre dello scorso anno ma risulta quasi triplicato rispetto a fine 2020. In occasione dei conti Eni ha approvato l’avvio di un progetto strategico al fine di definire e valutare il piano industriale del nuovo veicolo societario che nascerà dall’unione delle attività di retail e di energia rinnovabile. Lo studio prevede la valutazione di molteplici opzioni, tra cui la quotazione in Borsa tramite un’offerta pubblica iniziale (Ipo), oppure la cessione o lo scambio di una quota di minoranza.