Borsa Tokyo scatta di oltre +2% dopo boom di buy a Wall Street post Fed. ‘Primo rialzo tassi Usa già prezzato al 90%’
Azionario asiatico contrastato, con la borsa di Tokyo che scatta di oltre il 2% dopo la chiusura positiva di Wall Street, seguita all’annuncio della Fed.
L’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo ha chiuso la sessione in rialzo del 2,13% a 29.066,32 punti, sostenuto soprattutto dagli acquisti sui titoli del settore auto, come Nissan, scattata del 4% circa.
Giù la borsa di Hong Kong -0,31%, Shanghai +0,58%, Sidney -0,43%, Seoul +0,49%.
Ieri a Wall Street il Dow Jones è scattato di 383 punti (oltre +1%) a 35.927 punti, il Nasdaq è salito del 2,15% a 15.565 punti, mentre lo S&P 500 è avanzato dell’1,63% a 4.709 punti circa.
Al momento i futures Usa sono poco mossi. I tassi sui Treasuries a 10 anni sono in ribasso all’1,46%.
La Fed di Jerome Powell ha annunciato una forte accelerazione del tapering, il programma di riduzione degli acquisti di asset che la banca centrale effettua ogni mese.
A partire dal mese di gennaio del 2022, gli acquisti di asset passeranno a 60 miliardi di dollari di bond (rispetto ai $120 miliardi al mese acquistati con il piano originario di Quantitative easing lanciato nel 2020, per contrastare gli effetti della pandemia Covid).
Dal dot plot del Fomc emerge che gli esponenti della Fed prevedono per l’anno prossimo tre rialzi dei tassi, rispetto a una sola stretta che era stata precedentemente prevista per l’anno prossimo.
La Fed ha lasciato i tassi sui fed funds invariati nella forchetta compresa tra lo zero e lo 0,25%.
“Gli sviluppi economici e i cambiamenti all’outlook avallano questa evoluzione di politica monetaria, che continuerà a fornire un appropriato supporto all’economia”, ha commentato il numero uno della Fed, Jerome Powell, nella conferenza stampa seguita all’annuncio del Fomc.
Nel comunicato si legge che i tassi rimarranno al livello attuale “fino a quando le condizioni del mercato del lavoro non avranno raggiunto livelli coerenti con le valutazioni della Commissione in merito alla massima occupazione”.
In generale, gli analisti spiegano la reazione positiva dell’azionario con il fatto che l’annuncio della Fed ha finalmente rimosso un elemento di incertezza, visto che i mercati prezzerebbero un primo aumento dei tassi (a maggio), con una probabilità del 90%, come ha fatto notare Tapas Strickland, direttore delle divisioni di economia e mercati di National Australia Bank, stando a quanto ha riportato il sito della Cnbc.