Borsa Tokyo in ribasso, azionario Asia guarda a dati Cina in attesa riunione Fed
L’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo ha chiuso le contrattazioni in ribasso dello 0,54% a 23.431,41. Mista in generale la performance dell’azionario asiatico: borsa Shanghai +0,24%, Hong Kong +0,35%, Sidney -0,23%, Seoul +0,51%.
Attesa per il meeting del Fomc, il braccio di politica monetaria della Federal Reserve, che inizierà oggi per concludersi domani, mercoledì 16 settembre, con la decisione sui tassi. Il meeting è particolarmente atteso, soprattutto dopo che il presidente Jerome Powell, nel suo intervento al simposio di Jackson Hole, ha annunciato il lancio della strategia AIT (average inflation targeting): strategia che ‘trasforma’ quel target del 2% della Fed da obiettivo di inflazione da raggiungere, a obiettivo della MEDIA dell’inflazione da raggiungere. E che permette così alla Fed di non sentirsi obbligata ad alzare i tassi sui fed funds, nel caso in cui il tasso di inflazione superasse momentaneamente la soglia del 2%.
Indicazioni positive sono arrivate dalla banca centrale dell’Australia, la Reserve Bank of Australia che, nelle minute relative al meeting di settembre appena diffuse, ha reso noto che i suoi esponenti hanno notato che “la crisi (scatenata dalla pandemia) non è stata così grave come atteso in precedenza”, e che “la ripresa è in atto nella maggior parte dell’Australia”.
Futures Usa fanno lievemente dietrofront, dopo il recupero messo a segno dal Nasdaq dalla peggiore settimana da marzo. Il listino tecnologico è salito ieri dell’1,9%, così come il Dow Jones e lo S&P 500 hanno guadagnato più dell’1%.
Dalla Cina diffusa una carrellata di dati macro: nel mese di agosto il dato relativo alla produzione industriale è salito del 5,6% su base annua, meglio del +5,1% atteso dagli analisti, e in miglioramento rispetto al precedente rialzo del 4,8%. Dall’inizio dell’anno, la produzione industriale cinese è salita dello 0,4%, meglio del +0,2% stimato, rispetto alla flessione dello 0,4% del periodo gennaio-luglio.
Sempre ad agosto, le vendite al dettaglio della Cina sono salite dello 0,5% su base annua, meglio del trend invariato atteso, e in deciso miglioramento rispetto al -1,1% di luglio. E’ la prima volta, quest’anno, che l’indicatore riporta un trend di crescita.
Dall’inizio dell’anno, il dato rimane però negativo, in perdita su base annua dell’8,6%, meglio comunque del calo atteso pari a -8,8%, e in miglioramento rispetto al tonfo del 9,9% del periodo gennaio-luglio.
Infine, dall’inizio dell’anno gli investimenti in asset fissi della Cina (esclusi quelli rurali) sono scesi su base annua dello 0,3%, comunque meglio del calo -0,4% atteso, e in deciso miglioramento rispetto al -1,6% del periodo gennaio-luglio. Nel solo mese di agosto, il dato – che si riferisce al capitale speso per le infrastrutture, il mercato immobiliare, i macchinari e altri beni materiali -è salito del 4,18% su base mensile.
Riguardo al mercato del forex, l’euro-dollaro sale dello 0,25% a $1,1891, avvicinandosi alla soglia di $1,19 superata la scorsa settimana; il dollaro è piatto sullo yen (-0,04% a JPY 105,66); piatto anche il rapporto sterlina-dollaro (+0,07% a $1,2856), mentre l’euro sale sulla sterlina dello 0,11% a GBP 0,9244, avanzando sullo yen dello 0,13% a JPY 125,64.