Borsa Tokyo in rally +1,92% post rimonta Nasdaq. Buy anche a Hong Kong. Fed verso rialzo tassi, Cina verso taglio
Scatto delle borse asiatiche, dopo la rimonta a Wall Street del Nasdaq, che ha guadagnato l’1,41% a 15.153,45 punti. Bene anche lo S&P 500, salito dello 0,92% a 4.713,07 punti, mentre il Dow Jones Industrial Average ha messo a segno un rialzo di 183,15 punti (+0,51%), a 36.252,02 punti.
L’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo ha chiuso la sessione con un rally dell’1,92% a 28.765,66 punti. Molto bene Hong Kong, con uno scatto dell’Hang Seng pari a +2,6% circa. Shanghai +0,79%, Sidney +0,66%, Seoul +1,5%.
Wall Street sembra aver digerito ormai la prospettiva di una Fed più hawkish delle attese, dopo le dichiarazioni di diversi esponenti della Fed e dello stesso Jerome Powell, numero uno della banca centrale americana. Nella sua audizione alla Commissione bancaria del Senato Usa, Powell ha ribadito che l’economia americana versa in condizioni tali da avallare una politica monetaria più restrittiva.
“Nel corso di quest’anno…se la situazione si svilupperà come previsto, normalizzeremo la politica (monetaria), il che significa che termineremo i nostri acquisti di asset nel mese di marzo, il che significa che alzeremo i tassi nel corso dell’anno – ha detto Powell -A un certo punto, forse verso la fine di questo anno, inizieremo a ridurre il bilancio, e questa è semplicemente la strada per normalizzare la politica”.
“Se vedremo che l’inflazione persisterà ad alti livelli per un periodo di tempo più lungo delle attese – ha aggiunto Powell – se dunque dovremo alzare di più i tassi, allora lo faremo. Utilizzeremo tutti i nostri strumenti per far tornare l’inflazione” a livelli considerati accettabili.
Inflazione osservata speciale anche in Cina, dove è stato reso noto oggi l’indice dei prezzi al consumo, salito a dicembre su base annua dell’1,5%, meno del +1,8% atteso dal consensus, e rispetto al precedente rialzo del 2,3%. Su base mensile, il dato è sceso dello 0,3%.
L’inflazione cinese misurata dall’indice dei prezzi alla produzione è balzata invece su base annua del 10,3%, meno comunque del +11,1% stimato dal consensus degli analisti, e in rallentamento rispetto al precedente balzo del 12,9%. Su base mensile, il trend è stato di un calo pari a -1,2%.
“L’inflazione (in Cina) più bassa (delle attese, e in rallentamento) apre la strada al governo a ulteriori misure di politica monetaria espansiva. La probabilità di un taglio dei tassi di interesse sta, a nostro avviso, crescendo”, ha commentato alla Cnbc Zhiwei Zhang, chief economist di Pinpoint Asset Management.
In crescita i titoli tecnologici quotati a Hong Kong, come Tencent, Alibaba, Meituan, JD con rally fino a +9%.