Borsa Tokyo e Hong Kong -2% dopo alert Yellen su inflazione Usa e con timori Russia-Ucraina
Azionario asiatico in forte ribasso, sconta il mancato accordo tra la Russia e l’Ucraina sul cessate il fuoco e i continui timori di un’accelerazione dell’inflazione.
L’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo ha chiuso la sessione in ribasso del 2% a 25.162,78. La borsa di Hong Kong perde l’1,80%, zavorrata dai sell sui titoli hi-tech; la borsa di Shanghai cede lo 0,68%; Sidney arretra dello 0,94%, Seoul dello 0,84%.
Ieri negli Stati Uniti è stato pubblicato l’indice dei prezzi al consumo, termometro cruciale del trend delle pressioni inflazionistiche: il dato, si è appreso, è balzato del 7,9% su base annua, al nuovo massimo degli ultimi 40 anni.
Alert dalla segretaria al Tesoro Usa ed ex numero uno della Fed Janet Yellen, che ha avvertito sul rischio di “una inflazione molto alta” a causa dellaa guerra tra la Russia e l’Ucraina, e dunque a causa dei timori legati all’offerta di importanti commodities come petrolio, grano, gas naturale.
Futures Usa ora contrastati dopo la sessione negativa della vigilia: Il Dow Jones Industrial Average è sceso di 112,18 punti a 33.174,07 punti, dopo essere salito di più di 650 punti alla vigilia, mentre lo S&P 500 ha perso lo 0,4%. Il Nasdaq Composite ha perso l’1% a 13.129,96: in evidenza i ribassi di Apple e Meta Platforms (ex Facebook).
Si prospetta l’ennesima settimana negativa per Wall Street: dall’inizio della settimana, il Dow Jones ha perso l’1,31%, confermando la quinta settimana consecutiva di perdite per la prima volta dal maggio del 2019; lo S&P ha ceduto l’1,60% e il Nasdaq 1,38%.
Mentre scriviamo i futures sul Dow Jones sono in rialzo dello 0,12%, quelli sullo S&P sono piatti, quelli sul Nasdaq sono in calo dello 0,12%.