Borsa Tokyo +2,25% nonostante Covid, Shenzhen Component fino a +2,4%. Mercati plaudono a mossa People’s Bank of China
Borsa Tokyo e borse cinesi in solido rialzo, nonostante l’entrata in vigore ufficiale, nella giornata di oggi, del nuovo stato di emergenza imposto a Tokyo dal governo giapponese, come preannunciato la scorsa settimana; regole più severe di distanziamento sociale sono state varate, inoltre, per l’area di Seoul, in Corea del Sud.
L’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo ha chiuso in rialzo del 2,25%; lo Shenzhen Component è balzato fino a +2,4% circa nei massimi intraday; la borsa di Shanghai sale dello 0,66%, Sidney +0,83%, Seoul +0,86%.
La forza degli indici azionari si spiega sia con i nuovi valori record segnati venerdì scorso dai principali listini azionari Usa che dalla decisione della People’s Bank of China, banca centrale della Cina, sempre di venerdì scorso, di tagliare il reserve requirement ratio (RRR, ratio delle riserve che le banche devono rispettare) per tutte le banche cinesi, di 50 punti base.
La misura sarà effettiva a partire dal prossimo 15 luglio. La media ponderata dell’RRR passerà all’8,9%. Le banche che sono soggette a un RRR pari al 5% saranno esentate dal nuovo taglio.
Futures Usa in calo dopo i nuovi record assoluti testati da tutti e tre i principali indici azionari americani, nella sessione di Wall Street di venerdì scorso.
Il Dow Jones Industrial Average è balzato di 448,23 punti (+1,3%), al record storico di chiusura pari a 34.870,16 punti; lo S&P 500 è salito dell’1,1%, al massimo di chiusura di 4.369,55. Il Nasdaq Composite ha guadagnato poco meno dell’1%, al record di 14.701,92.
Lo S&P 500 ha terminato la sua sesta settimana di rialzi delle ultime sette settimane.