Borsa Tokyo -2,17% dopo lungo week end, paga Evergrande e tonfo Wall Street (DJ -600 punti)
Borsa di Tokyo KO, riapre dopo il lungo settimana che l’ha tenuta chiusa nella sessione di ieri, quella che ha visto l’indice Hang Seng della borsa di Hong Kong crollare di oltre il 3%, sulla scia dei timori di un collasso sempre più probabile di Evergrande, gigante immobiliare cinese.
L’indice Nikkei 225 sconta sia queste preoccupazioni – non scontate ieri in quanto la borsa era chiusa – che il tonfo di Wall Street, chiudendo in ribasso del 2,17%, a 29.839 punti circa.
La borsa di Shanghai e di Seoul sono chiuse per festività; Hong Kong è aperta e cede lo 0,14%. La borsa di Sidney fa +0,35%.
Nella sessione di ieri, lo S&P 500 ha sofferto la seduta peggiore dallo scorso maggio, scendendo dell’1,7% a 4.357.73, il Dow Jones è crollato di 614,41 punti, a 33.970,47 mentre il Nasdaq Composite ha riportato una flessione del 2,19% a 14.713,90.
Il titolo Evergrande continua a soffrire alla borsa di Hong Kong, alimentando i timori di una crisi finanziaria in Cina che possa travolgere anche i mercati globali. Dopo il tonfo superiore al 10% della vigilia, le quotazioni cedono oggi il 4%, in flessione per la settima sessione consecutiva.
Nelle ultime ore,il presidente di Evergrande ha tentato di rassicurare i mercati, affermando che il colosso sviluppatore immobiliare onorerà quanto dovuto agli investitori, ai soci, alle istituzioni finanziarie, agli acquirenti di proprietà immobiliari.
Allo stesso tempo, gli analisti di S&P hanno diramato una nota in cui affermano di non aspettarsi che il governo intervenga in aiuto di Evergrande con una operazione di salvataggio stile bail-out, “a meno che la stabilità del sistema non sia a rischio”.