Borsa Tokyo -1,74%, azionario Asia giù dopo discorso Powell. Tassi negativi, nuovo scontro Fed-Trump in vista?
Giornata negativa per la borsa di Tokyo, con l’indice Nikkei 225 che ha chiuso in calo dell’1,74% a 19.914,78 punti. Shanghai cede lo 0,68%, Hong Kong perde -1,29%, Sidney fa -1,39%, Seoul cede -1,16%.
Azionario globale sull’attenti, dopo le parole del presidente della Federal Reserve Jerome Powell, che ieri ha parlato di un outlook sull’economia “altamente incerto”, sottolineando che altri interventi a sostegno dei fondamentali Usa potrebbero essere necessari.
Powell non si è mostrato particolarmente favorevole, però, all’ipotesi dei tassi negativi, sottolineando che si tratta di una opzione “a cui non stiamo guardando”, anche perchè contrastate sono le opinioni sulla sua efficacia.
Tassi negativi nuovo terreno di scontro tra il numero uno della Fed e il presidente americano Donald Trump?
In un tweet postato dopo il discorso di Powell, Trump ha scritto: “As long as other countries are receiving the benefits of Negative Rates, the USA should also accept the ‘GIFT'”. Ovvero: “fino a quando altri paesi beneficeranno dei tassi negativi, anche gli Usa dovrebbero accettare questo DONO”.
Da segnalare che la Fed ha tagliato i tassi allo zero per rispondere all’emergenza del coronavirus.
Nel commentare la reazione dei mercati azionari al discorso di Powell, gli analisti di DBS Group hanno scritto in una nota che “il suo avvertimento sulla possibilità di una recessione più profonda e lunga senza stimoli fiscali aggiuntivi ha zavorrato l’appetito per il rischio”.
“Per dirla semplicemente – hanno sottolineato gli strategist – le misure di stimoli che hanno sostenuto i mercati nel mese di aprile sarebbero ancora insufficienti ad assicurare la ripresa”. Inoltre, “l’ottimismo per la riapertura delle economie è smorzato dai timori di una seconda ondata di infezioni (di coronavirus) e dagli attacchi di Trump contro la Cina, in vista delle elezioni presidenziali di novembre”.
Negli ultimi giorni sono state diffuse indiscrezioni inquietanti, tra cui quella secondo cui alcuni funzionari della Casa Bianca starebbero considerando di compensare il costo che gli Usa hanno sostenuto e stanno sostenendo nella battaglia contro il coronavirus con la cancellazione di una parte o di tutti i debiti che Washington ha nei confronti della Cina. Debiti che ammontano a 1,1 trilioni di dollari.