Borsa Tokyo +1,20% mentre proseguono raid in Ucraina. Anche Taiwan estromette banche russe da Swift
Azionario asiatico positivo, con gli investitori che continuano a seguire attentamente quanto sta avvenendo in Ucraina. La Cnn ha riferito di un convoglio di mezzi militari russi alle porte di Kiev lungo più di 60 km, e il Guardian riporta la notizia di una base militare ucraina in fiamme vicino alla capitale, a seguito di un attacco aereo russo.
Nella notte nuovi raid e bombardamenti hanno colpito l’Ucraina.
Intanto, si apprende che Taiwan si è adeguata alle sanzioni decise dall’Occidente, decidendo anch’essa di estromettere le banche russe dal sistema di pagamenti internazionali Swift.
L’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo ha chiuso la sessione in rialzo dell’1,20% a 26,844.72 punti. In rialzo la borsa di Shanghai +0,71%, Hong Kong +0,69%, Sidney +0,67%, Seoul +0,84%.
Bene anche i futures Usa: i futures sul Dow Jones avanzano dello 0,25% circa, così come quelli sullo S&P 500, mentre i futures sul Nasdaq salgono dello 0,13%.
Dal fronte macroeconomico cinese, reso noto l’indice Pmi manifatturiero stilato congiuntamente da Caixin e Markit, che si è attestato a febbraio a 50,4 punti, facendo meglio dei 49,1 punti attesi dal consensus, e riagguantando la fase di espansione. Il dato si è attestato infatti a un valore superiore alla soglia di 50 punti, linea di demarcazione tra fase di contrazione – valori al di sotto – e fase di espansione, valori per l’appunto al di sopra. L’indice Pmi manifatturiero si era attestato in fase di contrazione a gennaio, a quota 49,1 punti.
Reso noto anche il Pmi ufficiale della Cina, che ha segnato un lieve rialzo a febbraio, salendo dai 50,1 di gennaio a 50,2 punti, meglio dei 49,9 attesi dal consensus.
Focus nell’area Asia-Pacifico anche sull’Rba: la banca centrale australiana ha ammesso, nell’annunciare la propria decisione sui tassi, che l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia è un fattore che necessariamente condizionerà le scelte di politica monetaria che dovrà adottare.
I tassi principali di riferimento sono stati lasciati invariati allo 0,1%. Nel comunicato si legge che la guerra in Ucraina rappresenta ora la nuova principale fonte di incertezza e che l’inflazione è attesa in rialzo a causa dei prezzi del petrolio e dei costi energetici più alti.
Protagonista alla borsa di Tokyo Toyota, dopo l’annuncio del colosso automobilistico giapponese della sospensione della produzione, che riprenderà nella giornata di domani, a seguito di un attacco cibernetico che ha colpito un suo fornitore provocando diversi problemi alla sua catena di approviggionamento.
La notizia di un cyber attack è arrivata anche dai gruppi giapponesi Hino Motors e Daihatsu Motors.
E’ la prima volta che Toyota chiude tutti gli impianti a causa di un problema che riguarda la catena di offerta.