Borsa Tokyo -0,40% dopo crollo export auto in Giappone: giù Nissan e Honda. Euro rischia $1,13, minimo in 16 mesi con Fed e Covid
L’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo ha chiuso la giornata di contrattazioni in ribasso dello 0,40% a 29.688 circa, dopo la pubblicazione del dato relativo alla bilancia commerciale del Giappone.
Il dato ha messo in evidenza un aumento delle esportazioni pari a +9,4%, in rallentamento rispetto alla crescita di settembre, pari a +13%, confermando il trend peggiore dal mese di febbraio.
Le consegne di auto sono crollate del 36,7%. La notizia ha messo sotto pressione le aziende giapponesi del settore auto: male alla borsa di Tokyo Nissan, Honda e Mitsubishi Motor.
La borsa di Shanghai sale dello 0,44%, Hong Kong fa -0,39%, Sidney -0,68%, Seoul -0,16%.
Ieri Wall Street ha chiuso la sessione in rialzo, sebbene sempre con una certa cautela: il Dow Jones Industrial Average è avanzato di 54.77 punti, o +0,15%, a 36.142,22. Lo S&P 500 ha guadagnato lo 0.39% a 4.700,90 punti, e il Nasdaq Composite è salito dello 0,76% a quota 15.973,86.
Sul forex focus sulla solidità del dollaro che, nei confronti dello yen, viaggia al record dal marzo del 2017, e che nei confronti di altre valute è al valore massimo degli ultimi 16 mesi, dopo che una carrellata di dati macro Usa ha portato i trader ad aumentare le scommesse su un rialzo dei tassi da parte della Federal Reserve in anticipo rispetto a quanto precedentemente atteso.
Il biglietto verde è salito fino a 114,975 yen.
L’euro, che sconta anche la paura per la quarta ondata della pandemia Covid-19 che sta colpendo l’Europa, retrocede al minimo degli ultimi 16 mesi nei confronti del dollaro, con il rapporto eur-usd in calo dello 0,14% a $1,1303.