Borsa Tokyo +0,40%, Shanghai +2%. Buy su titoli oil con petrolio oltre $60, ancora febbre Bitcoin
Azionario asiatico positivo, sulla scia dei nuovi record testati dagli indici azionari di Wall Street: nella sessione di ieri, il Dow Jones è salito di 237,52 punti al massimo storico di chiusura di 31.385,76 punti. Lo S&P 500 ha guadagnato lo 0,7% al record di 3.915,59 mentre il Nasdaq Composite è balzato dell’1% a 13.987,64, toccando anch’esso un valore massimo di chiusura. Chiusura record anche per l’indice delle small cap Russell 2000, che ieri è balzato del 2,5%: da segnalare che il listino ha guadagnato quasi il 16% dall’inizio del 2021.
La borsa di Shanghai sale di quasi +1,96%, Hong Kong +0,28%, Sidney -0,86%, Seoul -0,21%. L’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo ha chiuso la sessione in rialzo dello 0,40% a 29.505,93 punti.
Il rialzo dei prezzi del petrolio scatena gli acquisti sui titoli oil dell’area Asia-Pacifico: buy sulla giapponese Inpex e sulla cinese PetroChina, quest’ultima in rally di oltre +3% alla borsa di Hong Kong.
I prezzi del Brent sono balzati fin oltre $61 ($61,23) al barile nelle contrattazioni asiatiche (+1,11%), superando la soglia di $60 al barile per la prima volta in più di un anno.
I prezzi del contratto WTI sul petrolio sono anch’essi in forte rialzo, avanzando dell’1%, a $58,55 al barile.
Bitcoin inarrestabile: dopo la notizia dell’investimento nella criptovaluta numero uno al mondo da parte di Tesla, i prezzi hanno inanellato nuovi record storici, superando anche la soglia psicologica di $47.000, e balzando fino al massimo assoluto di $47.513,57, prima di rallentare attorno a $47.053,09, in rialzo comunque del 20,6% nelle ultime 24 ore.
Nella giornata di ieri il colosso produttore di auto elettriche fondato da Elon Musk ha reso noto, tramite un file depositato presso la SEC, di avere acquistato il bitcoin per dotarsi di “una maggiore flessibilità, al fine di diversificare ulteriormente e massimizzare i rendimenti sui contanti”.
Tesla protagonista non solo per l’investimento da $1,5 miliardi nel Bitcoin, ma anche per i dati sulle vendite in Cina. Nel corso del 2020, le vendite della casa automobilistica nel paese sono più che raddoppiate a $6,66 miliardi. L’ammontare rappresenta 1/5 circa di tutte le vendite di Tesla, per la precisione il 21% rispetto al totale di $31,54 miliardi.
Forte è la crescita rispetto ai $2,98 miliardi di vendite realizzate in Cina dal colosso di Elon Musk nel 2019, il 12% circa rispetto al totale di quell’anno, pari a 24,58 miliardi. Il titolo Tesla è però sotto pressione nelle contrattazioni afterhours, dopo essere salito ieri di oltre +1%.