Borsa Tokyo -0,37% su attesa annuncio stato emergenza, volano titoli tlc cinesi dopo dietrofront Nyse
L’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo ha chiuso la sessione in calo dello 0,37% a 27.158,63 punti. Borsa di Shanghai in rialzo dello 0,47%, Hong Kong +0,31%, Sidney piatta con -0,03%, Seoul +1,33%.
A Tokyo ha pesato il secondo stato di emergenza per la pandemia Covid-19 che il governo di Yoshihide Suga si appresta a dichiarare per l’area di Tokyo, con un annuncio che potrebbe arrivare dopodomani, giovedì 7 gennaio.
L’incredibile dietrofront del New York Stock Exchange rispetto alla precedente decisione di procedere al delisting di tre colossi cinesi delle tlc scatena gli acquisti sui titoli hi-tech scambiati in Asia.
Il Nyse ha annunciato, di fatto, che il delisting dei giganti China Telecom, China Mobile e China Unicom, precedentemente deciso per rispettare un ordine esecutivo firmato dal presidente americano Donald Trump a novembre, contro la Cina, non avrà più luogo.
L’ordine di Trump ha stabilito il divieto per le società e gli individui americani di investire in società sospettate di avere legami con l’esercito di Pechino.
Per ora il Nyse ha lasciato cadere il piano di delisting, “a seguito di ulteriori consultazioni con le autorità rilevanti di regolamentazione che comunicano con l’Office of Foreign Assets Control (Ufficio per il Controllo degli asset esteri”, come recita il comunicato.
Acquisti sui titoli interessati, con China Mobile balzata del 5,47%, China Unicom in rally del 6,71% e China Telecom +5,74%.
Male invece il colosso cinese produttore di chip SMIC, sempre scambiato alla borsa di Hong Kong, dopo la notizia secondo cui il titolo farebbe parte di quelle azioni prossime a essere cancellate dagli indici azionari globali del Ftse Russell, nel rispetto dello stesso ordine esecutivo di Trump.
A Taiwan molto bene Hon Hai Precision Industry, meglio conosciuta come Foxconn, in rally del 3%, dopo l’accordo siglato con la startup cinese Byton, attiva nel mercato delle auto elettriche.
Asia contrastata dopo la sessione negativa di Wall Street: ieri il Dow Jones Industrial Average ha chiuso in calo di 382,59 punti, a 30.223,89 punti; lo S&P 500 è sceso dell’ 1,5% a 3.700,65, il Nasdaq Composite ha segnato anch’esso una flessione dell’1,5%, a 12.698,45 punti.
Il sentiment degli investitori continua a far fronte alle notizie sul coronavirus. Nel Regno Unito il premier Boris Johnson ha annunciato un lockdown nazionale effettivo dalla giornata di oggi: si tratta del terzo lockdown nazionale nel paese.
Johnson ha lanciato l’alert sulla variante inglese, parlando di situazione “allarmante”. La variante sarebbe più contagiosa “dal 50% al 70%” rispetto al precedente ceppo, stando a quanto ha dichiarato il premier britannico.