Borsa Tokyo -0,37%, focus su BOJ. Azionario Asia limita perdite con balzo futures Dow Jones +300 punti
Azionario asiatico prevalentemente negativo, ma senza i tonfi dell’intensità di quelli che hanno affossato Wall Street alla vigilia.
L’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo ha chiuso la sessione in calo dello 0,37% at 23.331.94. Male anche Sidney -1,61%, Seoul -0,65%, Hong Kong -0,22%, mentre la borsa di Shanghai sale dello 0,62%.
Nella sessione di ieri, il panico per il balzo record dei nuovi casi di coronavirus COVID-19 negli Stati Uniti e in Europa, ha portato il Dow Jones a capitolare di 934 punti, o del 3,4%, riportando la perdita peggiore dallo scorso 11 giugno, in rosso per la quarta sessione consecutiva.
Seduta peggiore dallo scorso 11 giugno anche per lo S&P 500 che, in calo per la terza sessione consecutiva, ha ceduto il 3,5%. Peggio il Nasdaq Composite, -3,7%, che ha sofferto la sessione peggiore dall’8 settembre scorso.
Al momento, futures sulla borsa Usa stanno tuttavia salendo, con quelli sul Dow Jones che avanzano di quasi 300 punti circa, limitando così i danni inflitti dall’effetto Wall Street sull’azionario globale, in particolare asiatico.
Protagonista in Giappone la BOJ, che non ha apportato alcun cambiamento alla politica monetaria del paese.
Alla fine del meeting del board, la BOJ (Bank of Japan, Banca centrale del Giappone) guidata da Haruhiko Kuroda, ha annunciato che il target sui tassi di interesse di breve termine rimane invariato al -0,1% così come attorno allo zero rimane il target dei tassi dei titoli di stato a scadenza decennale.
Dal report trimestrale della BOJ è emerso che il contesto è “di una incertezza estremamente alta riguardo all’outlook sull’economia e sui prezzi” e che “i rischi che incombono sull’outlok dell’economia e dell’inflazione sono rivolti verso il basso”.
La Bank of Japan, si legge ancora, “varerà tutti gli interventi necessari senza esitazione per proteggere l’economia giappone dagli impatti della pandemia del COVID-19”.
La banca centrale ha rivisto al ribasso le stime sul Pil del Giappone dell’anno fiscale 2020/21. L’outlook per il Pil reale del Giappone, relativo all’anno fiscale 2020/2021, è stato tagliato dalla precedente contrazione del 4,7% prevista a giugno a una contrazione peggiore, pari a -5,5%. Tagliate anche le stime dell’anno fiscale 2020/21 sull’inflazione. Le previsioni sulla componente core dell’indice dei prezzi al consumo sono state tagliate a -0,6% rispetto al -0,5% previsto lo scorso luglio.
Tra i titoli, Sony protagonista della borsa di Tokyo, con un balzo superiore a +6%. I buy si spiegano con la decisione del gigante giapponese di prodotti elettronici di alzare alla vigilia l’outlook sugli utili annuali.
In calo invece a Seoul Samsung, che sconta l’outlook del colosso, che ha reso noto di stimare una flessione dei profitti nel trimestre che terminerà il prossimo 31 dicembre. Samsung ha spiegato l’outlook con la debolezza della domanda per i suoi memory chip e con l’intesa competizione nel mercato degli smartphone e dei prodotti elettronici.