Borsa Tokyo +0,10%, Hong Kong segue le orme del Nasdaq dopo boom tassi Treasuries. Meituan -10%, Tencent -4%
Giornata di sell per le borse asiatiche, con l’indice Hang Seng di Hong Kong (in flessione di oltre -1%) che ha fatto i conti con le vendite che hanno colpito soprattutto i titoli del settore hi-tech. L’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo ha chiuso in lieve rialzo, avanzando dello 0,10% a 29.332,16 punti. La borsa di Shanghai sta cedendo anch’essa più dell’1%, Sidney ha perso lo 0,32%, Seoul è arretrata dell’1,2% circa.
I tecnologici hanno scontato il forte rialzo dei tassi dei Tresuries Usa che, puntando su una Federal Reserve pronta ad alzare i tassi tre volte nel 2022 – così emerge dall’ultimo dot plot -, hanno riportato il rialzo dei primi giorni dell’anno nuovo più veloce degli ultimi 20 anni: i tassi a 10 anni sono schizzati ieri fino all’1,71%.
Colpiti dagli smobilizzi i titoli delle società tecnologiche, i cui utili futuri tendono a essere meno appetibili agli occhi degli investitori quando i tassi sono più alti.
A Hong Kong hanno perso così terreno Tencent (-4%), che ha annunciato tra l’altro che smobilizzerà il 2,6% della quota che detiene nel capitale di Sea Limited.
Male anche Meituan (società di food delivery tra le principali in Cina), crollata fin quasi del 10%, e Kuaishou, che ha ceduto più del 6%. L’indice Hang Seng Tech index ha perso il 3,5% circa. In controtendenza China Mobile, che la scorsa settimana ha fatto il suo debutto alla borsa di Shanghai, lanciando l’Ipo più grande dell’ultimo decennio. Le quotazioni del più grande operatore di reti mobili al mondo per numero totale di abbonati balzano di oltre il 4%.
Tecnologici in calo anche alla borsa di Seoul, dove Samsung Electronics ha perso il 2% circa e Kakao è arretrata del 5% circa.
In Australia, alla borsa di Sidney, Afterpay ha perso più del 4%.
Ieri a Wall Street, a fronte dell’ennesimo record testato dall’indice Dow Jones (+0,59% a 36.799 punti), lo S&P 500 è rimasto pressocché piatto, in lieve calo, mentre il Nasdaq Composite ha perso l’1,3%, pagando il rialzo dei tassi sui Treasuries.