Borsa Milano sale a fine ottava: bene Diasorin e Saipem, giù le big bancarie
Finale di settimana in rialzo per Piazza Affari che si uniforma all’umore positivo dei mercati all’indomani di Bce e del dato sull’inflazione Usa. Il Ftse Mib ha chouao a 25.717 punti, in rialzo dello 0,31%, sottoperformando però rispetto alle altre Borse UE (Dax quasi +0,8%). Poco mossa invece Wall Street che ieri si è arrampicata ai nuovi massimi storici nonostante in balzo a +5% dell’inflazione, nuovo massimo dal 2008. Boom anche per la componente core, schizzata del 3,8% su base annua, al record in quasi 30 anni. Sia l’azionario che i Treasuries Usa hanno dimostrato di avere fiducia che le pressioni inflazionistiche siano transitorie e la Fed non sarà costretta ad avviare il tapering.
Intanto, si conferma l’ottimismo sulla ripresa economica nei prossimi trimestri. Oggi Bankitalia ha rivisto al rialzo le stime sulla crescita del prodotto interno lordo dell’Italia. Per il 2021 prevede ora una crescita pari ad almeno +4,9%. Per il 2022 la previsione è di una espansione pari a +4,5% e per il 2023 stimana un aumento in moderazione al tasso +2,3%.
Tra le blue chip di Piazza Affari giornata positiva per Saipem, salita dell’1,6% sotto la spinta della uova salita del petrolio. Bene anche ENI a +0,65%. L’Agenzia Internazionale dell’Energia nel suo rapporto mensile ha affermato che i produttori dei paesi dell’Opec+ avranno bisogno di incrementare la loro offerta per soddisfare la crescita della domanda, che dovrebbe tornare ai livelli pre-pandemici entro la fine del 2022. Adesso gli analisti di Goldman Sachs prevedono un balzo dei prezzi del Brent fino a $80 al barile già in estate.
Migliori titolo di giornata è stato Diasorin con +2,89%. Giornata opaca invece per le banche: Intesa Sanpaolo (-0,57% a 2,425 euro) è stata la peggiore confermando il momento interlocutorio complici anche i giudizi degli analisti (nei giorni scorsi sia Jefferies che Credit Suisse hanno declassato il titolo della banca guidata da Carlo Messina).
In calo anche Unicredit (-0,185%) che anticiperà a fine luglio i conti del 2° trimestre (29 luglio anzichè 4 agosto). Intanto alcuni rumor vedono la banca valutare un allungamento dei tempi per l’elaborazione del nuovo piano industriale che potrebbe vedere la luce solo tra fine settembre e inizio ottobre.
Fuori dal Ftse Mib leggero rialzo per Mps (+0,32%) con il mercato che torna a guardare con favore all’ipotesi spezzatino e le ultime indiscrezioni stampa vedono Banco BPM interessato ad una porzione degli asset della banca senese.