Borsa Milano parte male nel Bce Day, debole Moncler
Piazza Affari senza verve in avvio della giornata che vede il suo clou nel meeting Bce. Il Ftse Mib segna dopo i primi scambi -0,56% a 24.101 punti. Ieri Wall Street ha chiuso la sessione in deciso ribasso in coincidenza con un nuovo sussulto dei rendimenti dei Treasury USA. Permangono i forti timori legati all’alta inflazione e al rischio di un periodo di stagflazione con la World Bank e l’Ocse che hanno tagliato le previsioni di crescita globale.
“I soliti spauracchi di inflazione elevata e rallentamento economico sono tornati a perseguitare gli investitori – rimarcano stamattina gli esperti di IG – e con i prezzi del petrolio in aumento ancora una volta non sembra esserci alcuna possibilità di tregua dal ciclo di prezzi più alti e tassi di interesse più restrittivi”.
Tornando alla Bce di oggi, sebbene non sia previsto un aumento dei tassi, è molto probabile che la banca segnali che uno arriverà alla prossima riunione a fine luglio. Da monitorare eventuali aperture della Lagarde a futuri rialzi dei tassi di 50 pb.
Tra i titoli di Piazza Affari si segnalano i cali dell’1 per cento circa di Banca Mediolanum e STM. La peggiore è però Moncler (-2,38%), già ieri nelle retrovie del Ftse Mib. Tra i pochi segni più Unicredit (+0,4%) ed Hera (+0,75%).