Borsa Milano in rosso nella prima seduta di ottobre. CNH, Stellantis ed Exor sul fondo del listino
La prima seduta del mese di ottobre e del quarto trimestre dell’anno si tinge di rosso a Piazza Affari, così come negli altri mercati europei, sulla scia delle perdite di Wall Street, le più forti nel mese di settembre da quelle incassate nel mese in cui è risuonato in tutto il mondo il campanello d’allarme della pandemia Covid-19, ovvero dal mese di marzo del 2020. I motivi di preoccupazione che hanno pesato il mese scorso restano presenti, tra la prospettiva di un inasprimento delle politiche monetarie delle grandi banche centrali, le pressioni inflazionistiche e le difficoltà finanziarie del gruppo cinese Evergrande.
In questo quadro l’indice Ftse Mib della Borsa di Milano è partito con una flessione dell’1,4% per poi ridurla a un -0,65% muovendosi in area 25.515 punti. Tra i titoli del paniere principale, le vendite si concentrano su CNH Industrial (-3%), Stellantis (-2,7%) ed Exor (-1,6%), che finiscono sul fondo del listino. Il piano da 1.000 miliardi negli Usa per le infrastrutture e la ripresa economica non è stato ancora approvato a causa del mancato accordo dei Democratici sugli impegni di spesa.
Per quanto riguarda Stellantis, le immatricolazioni del gruppo in Francia sono diminuite a settembre più del mercato.
Si ricorda che nel tardo pomeriggio verranno diffusi i dati sulle vendite di auto in Italia.
Male anche Eni (-1,5%), che riprende fiato dopo la corsa della vigilia che l’ha portato sui massimi annui.
Si muovono invece in controtendenza le utility con Terna in vetta sul Ftse Mib con un +2%, seguita da Enel (+1,16%). Acquisti anche su Banca Mediolanum (+0,6%) che ha confermato la politica di distribuzione dei dividendi, procedendo al pagamento di un dividendo di 0,75 euro per ciascuna azione nel mese di ottobre. Il Cda potrà valutare la distribuzione di un acconto dividendo nel quarto trimestre, a valere sui risultati economici definiti alla chiusura del terzo trimestre.