Borsa Milano fa meglio del resto d’Europa. Scatto di Buzzi sul Ftse Mib, rimbalzo di Banco Bpm
La Borsa di Milano si muove in leggero rialzo, facendo comunque meglio degli altri listini europei che scivolano poco sotto la parità con gli investitori divisi tra l’ottimismo per la ripresa e i timori per l’inflazione. “Il quadro macroeconomico continua ad evidenziare segnali di graduale miglioramento e l’effetto sui mercati è duplice: in primis, il miglioramento dei dati macro mettono in secondo piano le paure di una inflazione che in tempi rapidi possa andare fuori controllo e, secondariamente, rendono il quadro generale molto costruttivo sull’azionario”, commenta oggi Edoardo Fusco Femiano, market analyst di eToro.
A beneficiarne, da diverse settimane, è il comparto growth e quello tecnologico in particolare, con il Nasdaq che continua ad aggiornare nuovi massimi, seguito dall’S&P500 e dal Dow Jones. “In generale – prosegue l’esperto – i nuovi massimi di questi giorni non devono essere sottovaluti, soprattutto in ragione del lungo periodo di lateralità da cui vengono i prezzi. La volatilità resta molto contenuta e l’assenza di segnali di stress dei prezzi o di ipercomprato potrebbe essere preliminare all’inizio di una nuova fase di rally dei prezzi”.
L’inflazione, un’incertezza che tormenta gli investitori da diversi mesi, rimane comunque sullo sfondo e il mercato non mancherà di seguire da vicino i dati su reddito e spesa delle famiglie negli Stati Uniti, che includono l’indice dei prezzi core PCE, il barometro dell’inflazione guardato dalla Fed, in uscita oggi. Tra gli altri dati, si segnalano gli indicatori di fiducia dell’Italia. Intanto prosegue il Consiglio europeo che si concluderà oggi. Sul fronte emissioni, il Tesoro oggi offrirà Btp Short term e Btp-i a 30 anni per complessivi 3,75 miliardi.
In questo contesto, l’indice Ftse Mib di Piazza Affari segna dopo l’avvio un progresso dello 0,15% muovendosi in area 25.460 punti, dopo che ieri ha incassato un +1,4%. Tra i titoli del paniere principale, Buzzi Unicem si mette in evidenza balzando in avanti di oltre 3 punti percentuali a 23,12 euro. A sostenere l’azione delle costruzioni è l’avanzata del piano di investimenti nelle infrastrutture Usa. Il presidente americano Joe Biden ha annunciato ieri la conclusione di un accordo bipartisan al Senato su un piano di otto anni da 1,2 trilioni di dollari per rinnovare le infrastrutture e contribuire a stimolare l’economia degli Stati Uniti.
Bene anche il comparto bancario, guidato da Banca Mediolanum con un +2,9%, seguita da Banca Generali (+1,6%) e Banco Bpm (+1%). Quest’ultima cerca di riprendersi dai ribassi della vigilia. Sul fronte opposto, quindi tra i peggiori del Ftse Mib, DiaSorin scivola dello 0,8%. Deboli anche le utility con Hera e Italgas in ribasso dello 0,5%.