News Notizie Notizie Mondo Bce, Lagarde: ‘vaccinazioni avallano stime rimbalzo solido economia, aspettative inflazione rimangono contenute’

Bce, Lagarde: ‘vaccinazioni avallano stime rimbalzo solido economia, aspettative inflazione rimangono contenute’

22 Aprile 2021 14:53

“Le vaccinazioni avallano le stime di un rimbalzo “solido” dell’attività economica dell’Eurozona. E’ quanto ha detto Christine Lagarde, numero uno della Bce, nella conferenza stampa successiva all’annuncio dei tassi da parte della Bce.

La “pandemia continua a mettere sotto pressione l’attività (economica) e le aspettative sull’inflazione permangono contenute, a causa della debolezza dell’economia e della domanda”, ha precisato Lagarde. Inoltre, “l’outlook sull’economia rimane offuscato dall’incertezza”, ed è possibile che l’economia si sia contratta ancora nel primo trimestre”. Ma la ripresa dovrebbe avvenire “nel secondo trimestre”.

“Gli investimenti delle aziende hanno mostrato resilienza – ha detto ancora Lagarde – e i rischi di medio termine sono più bilanciati. E’ probabile che l’inflazione aumenti ulteriormente nei prossimi mesi ma le aspettative rimangono contenute”.

Come da attese, oggi la Bce ha confermato i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale rispettivamente allo 0,00%, allo 0,25% e al -0,50%.

Il Consiglio direttivo si attende che i tassi di interesse di riferimento della BCE si mantengano su livelli pari o inferiori a quelli attuali finché non vedrà le prospettive di inflazione convergere saldamente su un livello sufficientemente prossimo ma inferiore al 2% nel suo orizzonte di proiezione e tale convergenza non si rifletterà in maniera coerente nelle dinamiche dell’inflazione di fondo.

Il Consiglio direttivo continuerà a condurre gli acquisti netti di attività nell’ambito del Programma di acquisto per l’emergenza pandemica (pandemic emergency purchase programme, PEPP), con una dotazione finanziaria totale di 1.850 miliardi di euro, almeno sino alla fine di marzo 2022 e, in ogni caso, finché non riterrà conclusa la fase critica legata al coronavirus.