Bce, Lagarde: ‘non stiamo accelerando processo normalizzazione, fine QE dipende da condizioni’
“La decisione che abbiamo preso oggi non è un’accelerazione del processo di normalizzazione”. E’ quanto ha detto la presidente della Bce, rispondendo a una domanda sulla fine del piano APP (QE tradizionale) nel terzo trimestre del 2022. Lagarde ha ricordato che la fine del programma è soggetta alla condizione dell’accelerazione dell’inflazione.
Con la guerra tra la Russia e l’Ucraina – ha spiegato Lagarde – “aumenta l’incertezza. Di conseguenza, aumenta l’opzionalità della Bce”.
Come da attese, la Bce ha annunciato oggi di aver lasciato invariati i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale, rispettivamente allo 0,00%, allo 0,25% e al -0,50%.
Eventuali adeguamenti dei tassi di interesse di riferimento avverranno “qualche tempo dopo la fine degli acquisti netti del Consiglio direttivo nell’ambito dell’Asset Purchase Programme (APP) e saranno graduali.
Il Consiglio direttivo dela Bce ha comunicato oggi anche il programma di acquisto del suo Asset Purchase Programme (APP) per i prossimi mesi, che verrà ridotto più velocemente di quanto inizialmente ritenuto, a conferma di come la banca centrale sia sempre più preoccupata dell’accelerazione dell’inflazione nell’area euro, più che delle conseguenze negative del conflitto tra Russia e Ucraina sull’economia.
Gli acquisti netti mensili nell’ambito dell’APP ammonteranno a 40 miliardi di euro ad aprile, 30 miliardi di euro a maggio e 20 miliardi di euro a giugno.
“La calibrazione degli acquisti netti per il terzo trimestre dipenderà dai dati e rifletterà la sua valutazione in evoluzione delle prospettive”, spiega la Bce.
La precedente tabella di marcia prevedeva 40 miliardi di euro nel secondo trimestre e 30 miliardi nel terzo trimestre.