Bce, Lagarde fomenta buy euro, verso $1,19: ‘target rapporto cambio non è in nostro mandato’
“Abbiamo parlato dell’ apprezzamento dell’euro, ma stabilire un target sul rapporto cambio non fa parte del nostro mandato. Il nostro obiettivo è la stabilità dei prezzi”. E’ quanto ha reso noto la numero uno della Bce, Christine Lagarde, nella conferenza stampa successiva all’annuncio sui tassi da parte della banca centrale europea, affossando le speranze di chi puntava su una dichiarazione decisamente più dovish di politica monetaria, dopo il recente rally messo a segno dalla moneta unica (salita fin oltre quota $1,20 nelle ultime sessioni, a causa della svolta storica di politica monetaria della Federal Reserve di Jerome Powell).
Scatto al rialzo dell’euro, che sale dello 0,75% sul dollaro puntando a quota $1,19.
La pandemia del coronavirus COVID-19 avrebbe fatto inoltre, meno danni rispetto a quanto previsto in precedenza, tanto che l’outlook del Pil relativo al 2020 è stato migliorato dal -8,7% delle previsioni di giugno a -8%.
La banca centrale europea prevede ancora una crescita del Pil, nel 2021, pari a +5%, e del 3,2% nel 2022.
Inoltre la Bce ha rivisto al rialzo l’outlook sul tasso di inflazione del 2021 all’1% dallo 0,8% precedente.
Nella riunione odierna il Consiglio direttivo dell’istituzione ha confermato il livello dei tassi, come da attese.
Il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali e i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centralerimangono invariati rispettivamente allo 0,00%, 0,25% e -0,50%.
Il Consiglio direttivo si aspetta che i tassi di interesse chiave della BCE rimangano ai livelli attuali o inferiori fino a quando non avrà visto le prospettive di inflazione “convergere in modo robusto a un livello sufficientemente vicino, ma inferiore, al 2% entro il suo orizzonte di proiezione”.
Il Consiglio direttivo della Bce ha reso anche noto che continuerà i suoi acquisti nell’ambito del programma di acquisto per l’emergenza pandemica (PEPP) con una dotazione complessiva di 1.350 miliardi di euro.
“Questi acquisti contribuiscono ad allentare l’orientamento generale della politica monetaria, contribuendo così a compensare l’impatto al ribasso della pandemia sul percorso previsto dell’inflazione”, rimarca lo statement della Bce.
Gli acquisti, prosegue la Bce, continueranno a essere condotti in modo flessibile nel tempo. La Bce effettuerà acquisti di attività nette sotto PEPP almeno fino alla fine di giugno 2021 e, in ogni caso, fino a quando non giudicherà che la fase di crisi del coronavirus sia terminata.
Inoltre, gli acquisti netti nell’ambito del QE continueranno a un ritmo mensile di 20 miliardi di euro, insieme agli acquisti al di sotto della dotazione temporanea aggiuntiva di 120 miliardi di euro fino alla fine dell’anno.