Bankitalia: in worst case scenario ‘Pil -13,1% in 2020, +3,5% in 2021, +2,7% in 2022’
Nel worst case scenario paventato da Bankitalia, il Pil italiano crollerebbe del 13,1% quest’anno, per poi recuperare del 3,5% nel 2021 e fare +2,7% nel 2022.E’ quanto emerge dalle Proiezioni Macroeconomiche di Bankitalia.
Così recita la nota di Bankitalia:
“In un secondo scenario, più severo, si considerano le possibili conseguenze di ipotesi più pessimistiche. Sviluppi più negativi potrebbero in particolare manifestarsi a seguito del protrarsi dell’epidemia o della necessità di contrastare possibili nuovi focolai, con ripercussioni sulla fiducia e sulle decisioni di spesa dei cittadini e di investimento delle imprese; di cali più consistenti nel commercio mondiale e strozzature alle catene globali del valore; di un ulteriore deterioramento delle condizioni finanziarie. In questo scenario si ipotizza in particolare: (1) una caduta della domanda estera più marcata di quella dello scenario di base nell’anno in corso (20 per cento) e una ripresa più graduale nel prossimo biennio, sia del commercio mondiale sia dei flussi turistici; l’emergere di nuovi focolai dell’epidemia che comporterebbero l’adozione di nuove misure di sospensione delle attività economiche per una quota pari a circa il 5 per cento del valore aggiunto per 4 settimane nei mesi estivi e circa il 15 per cento per 6 settimane tra la fine del 2020 e l’inizio del 2021; (3) un aumento dei rendimenti a lungo termine di circa 50 punti base e un irrigidimento delle condizioni del credito pari a circa la metà di quanto
osservato durante la crisi finanziaria globale. Queste ipotesi avrebbero effetti aggiuntivi sul PIL nell’anno in corso rispettivamente di -1,5, -1,3 e -1,2 punti percentuali. Il prodotto cadrebbe di circa il 13 per cento quest’anno e recupererebbe a ritmi più moderati nel 2021″.