Banco BPM tocca i top dal 2018: in un anno +136% con appeal da M&A sempre più forte
Nuova seduta intonata al rialzo per Banco BPM. Il titolo del gruppo bancario guidato da Giuseppe Castagna segna al momento +0,84% a 2,75 euro, aggiornando i top dal 2018. Negli ultimi 12 mesi il titolo segna un corposo +136%, che si confronta con guadagni decisamente meno consistenti per le altre big bancarie (+66% Intesa Sanpaolo, 57% Unicredit, +46% Bper).
A catalizzare l’interesse degli investitori sono i potenziali sviluppi sul fronte M&A, che vedono proprio Banco BPM al centro dello scacchiere. Settimana scorsa è tornata l’ipotesi di una fusione a tre UniCredit-Mps-Banco BPM facilitata da un più corposo incentivo DTA in arrivo nel nuovo decreto Sostegni. In aggiunta, è emersa la possibilità di uno spezzatino per Mps che renderebbe ancora più probabile un avvicinamento tra Unicredit e Banco. L’amministratore delegato di Banco BPM, Giuseppe Castagna, sarebbe però ancora in cerca di sostegno politico per la creazione di una terza grande banca in Italia, attraverso l’integrazione con Bper.
Secondo quanto stimato dagli analisti di Deutsche Bank, l’appeal speculativo di Banco BPM andrà ad aumentare nei prossimi mesi e nel caso UniCredit muova su Banco la valutazione dell’istituto guidato da Castagna potrebbe attestarsi a 3,3 euro per azione, ovvero 0,45 volte il patrimonio tangibile (Creval è stata acquisita da Credit Agricole con una valutazione pari a 0,5 volte il patrimonio tangibile).