Banco BPM strappa a +3% con nuovi rumor M&A, da inizio anno quasi +48% per il titolo
Nuovo strappo al rialzo oggi per il titolo Banco BPM che svetta con oltre +3% a 2,67 euro. Per il titolo dell’istituto guidato da Giuseppe Castagna si tratta dei massimi dal luglio 2018 e il saldo 2021 è arrivato a un lusinghiero +47,9%, superando di poco Tenaris (+47,5%) in testa alla graduatoria dei migliori titoli Ytd tra quelli del Ftse Mib.
Continua a imperversare la speculazione su possibili scenari di M&A con Unicredit che potrebbe fare la prima mossa nel prossimo round di consolidamento mettendo nel mirino proprio l’istituto guidato da Giuseppe Castagna. Ieri è tornata prepotente l’ipotesi di una fusione a tre UniCredit-Mps-Banco BPM facilitata da un più corposo incentivo DTA in arrivo nel nuovo decreto Sostegni (estensione e possibile innalzamento dal 2% al 3%). L’estensione della DTA porterebbe il beneficio fiscale a circa 7-8 miliardi di euro. Ieri Il Sole 24 Ore rimarcava come all’interno di Banco BPM ci sarebbe diversità di vedute tra presidente e ceo sull’auspicabile combinazione, con Castagna più propenso a nozze con Bper.
Nelle scorse settimane lo stesso Castagna aveva sottolineato come il nuovo DL Sostegni darà “più tempo per trovare una buona fusione”.
Oggi intanto il quotidiano Repubblica parla di ipotesi spezzatino per Mps con il nuovo ad di UniCredit Andrea Orcel che non sarebbe infatti propenso a vestire i panni del cavaliere bianco per il Monte di Stato. Rumor che indirettamente rende più probabile un avvicinamento tra Unicredit e Banco.