Banco BPM, Castagna: ‘mai pensato a operazioni ostili’. Carige? ‘Non sarebbe operazione trasformativa’
“In tutto questo periodo l’idea che ci ha spinto era la possibilità di creare il terzo polo bancario attraverso un’operazione concordata, autenticamente trasformativa, in grado di dare vita a una realtà che potesse competere sul mercato italiano con gli altri due grandi gruppi presenti” (Intesa SanPaolo e UniCredit) Così l’AD di Banco BPM, Giuseppe Castagna, nell’intervista che ha rilasciato a Stefano Righi de L’Economia de Il Corriere, in edicola oggi. Nel rispondere alla domanda sul perché l’idea del terzo polo bancario sia stata accantonata, e sul perché non sia Banco BPM a pensare di comperare qualcuno, Castagna ha così risposto, aggiungendo che “non abbiamo mai pensato a operazioni ostili”.
Ma perchè non guardare a Carige?
“Parliamo di una regione dove siamo già il secondo gruppo, con il marchio Banco di Chiavari e della Riviera Ligure. Del resto, Carige, con 20 miliardi di attivi, non sarebbe per noi un’operazione trasformativa. Infine, abbiamo esperienza di operazioni di ristrutturazione e sappiamo che il mercato le apprezza soltanto quando sono completamente concluse”.