Banche italiane, DBRS Morningstar: con guerra Russia-Ucraina rischio di pressioni su qualità asset in medio-lungo periodo
“Presupponendo che la pandemia rimarrà sotto controllo, crediamo che parte degli accantonamenti precedentemente effettuati per far fronte al COVID-19, potrebbe essere utilizzata per coprire i rischi legati alla Russia e all’Ucraina”. E’ quanto si legge in un report dedicato alle banche italiane di DBRS Morningstar, che ha commentato le trimestrali riportate dagli istituti che copre, ovvero UniCredit, Intesa Sanpaolo, Banco BPM, Banca MPS e BPER.
“Il deterioramento della qualità degli asset successivo alla fine delle moratorie è rimasto contenuto nel primo trimestre del 2022, a fronte della prosecuzione del de-risking. Crediamo che le banche italiane riusciranno a fronteggiare l’impatto negativo delle loro esposizioni dirette verso la Russia e l’Ucraina, considerando che l’esposizione è concentrata nelle banche più grandi e ben capitalizzate, che presentano anche un buon livello di diversificazione del business. Le implicazioni indirette rimangono in questa fase difficili da valutare; tuttavia, potrebbe emergere una qualche pressione sulla qualità degli asset nel medio-lungo termine, come risultato delle pressioni inflazionistiche elevate e persistenti, così come per l’aumento dei prezzi energetici e le interruzioni nelle catene dell’offerta”, ha commentato Andrea Costanzo, Vice President del team globale di istituzioni finanziarie di DBRS Morningstar.