BTp Italia: record per l’ammontare emesso e il volume di sottoscrizioni nel corso della Prima Fase
L’ammontare complessivamente emesso in relazione al BTP Italia è pari a 22.297,606 milioni di euro, segnando un record assoluto dalla nascita del BTP Italia. Così il MEF rende noti i dettagli concernenti la sedicesima emissione del BTP Italia, il titolo indicizzato all’inflazione italiana (Indice FOI, senza tabacchi – Indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, al netto dei tabacchi), con scadenza a 5 anni, dedicata al finanziamento degli interventi relativi all’emergenza Covid-19.
Record anche per quanto concerne il volume di sottoscrizioni nel corso della Prima Fase del collocamento, dedicata agli investitori retail, che ha rappresentato sia per contratti che per controvalore il più elevato volume di BTP Italia sottoscritto da questa tipologia di investitori. La domanda, già molto sostenuta il primo giorno, è andata progressivamente crescendo nel corso del secondo e terzo giorno, a differenza delle precedenti emissioni in cui il ritmo di sottoscrizione, sia per controvalore che per numero di contratti, ha sempre visto un fisiologico calo nel corso della Prima Fase del collocamento.
La Seconda Fase, dedicata agli investitori istituzionali, che si è svolta nell’arco di 2 ore durante il quarto giorno del collocamento, ha visto un controvalore complessivo domandato superiore all’ammontare finale offerto, quest’ultimo pari a 8.300,00 milioni di euro.
Con riferimento alla Prima Fase, dei 383.966 contratti conclusi sul MOT (il Mercato Telematico delle Obbligazioni e Titoli di Stato di Borsa Italiana) attraverso Banca IMI S.p.A, BNP Paribas, Monte dei Paschi di Siena Capital Services Banca per le imprese S.p.A e UniCredit S.p.A – Dealer dell’operazione – circa il 60 per cento è stato di importo inferiore ai 20.000 euro, mentre se si considerano i contratti fino a 50.000 euro, si arriva circa all’88 per cento del totale relativo a questa fase. Con riferimento alla Seconda Fase di collocamento, le informazioni raccolte dai Dealer e Co-Dealer permettono di ottenere delle statistiche quasi totalmente rappresentative dell’ammontare complessivamente allocato.
In particolare, il 59 per cento dell’ammontare emesso è stato collocato presso le banche ed il 23,7 per cento presso asset manager. Una quota pari al 6,3 per cento è stata assegnata a banche centrali e istituzioni ufficiali, mentre il 7,2 per cento dell’emissione è stato sottoscritto da hedge fund. La restante quota del 3,8 per cento è stata allocata ad assicurazioni (il 2,8 per cento) ed istituzioni non finanziarie (l’1 per cento).