BCE vs inflazione: ecco cosa aspettarsi nei prossimi mesi
Secondo gli analisti delle principali banche centrali, il livello d’inflazione della zona euro dovrebbe aggirarsi attorno al 2% su base annuale. Ci troviamo quindi ad un livello ben superiore al valore target afferma Marco Oprandi, Head of Cross Asset Solutions, Cirdan Capital.
Per far fronte a questo problema reputiamo che la Banca Centrale Europea voglia aumentare i tassi di interesse di +25 punti base a luglio. Nonostante si stia puntando a recuperare il deficit di -50 punti, crediamo che questo avverrà in più tranches: la prima a luglio di +25 bps e successivamente di altri +25 bps a settembre, dato che un solo incremento a luglio di +50 bps sarebbe troppo significativo, quale raramente si è verificato nella storia delle principali banche centrali.
Sembrerebbe che anche il mercato si aspetti un incremento di almeno 25 punti base a luglio e di altrettanti 25 bps a settembre, totalizzando così un aumento di 50 bps entro la fine del terzo trimestre. Tale politica monetaria è volta a contrastare in maniera significativa la ‘rampante’ inflazione. Tuttavia, la situazione incerta lascia spazio al dubbio che l’inflazione possa continuare a crescere nonostante la Banca Centrale Europea stia cercando di “domarla” tramite l’incremento dei tassi di interesse europei. Infatti, per l’ennesima volta, ci troviamo di fronte ad una situazione in cui le banche centrali mostrano grandi difficoltà nella gestione del livello inflazionistico